“Aborto terapeutico non è un vezzo, serve copertura ospedaliera. Presentata risoluzione alla Camera”
ROMA – “Insieme al collega Mario Borghese ho presentato una risoluzione in commissione Affari Sociali della Camera per impegnare il Governo ad assumere le iniziative normative necessarie ad un riordino della disciplina relativa all’obiezione di coscienza, per potere garantire la giusta assistenza a tutte le donne che sono costrette a sottoporti ad un aborto terapeutico. Stiamo parlando di salvaguardia della salute e della vita”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola del Gruppo Misto della Camera dei Deputati.
“Nella mia regione, la Puglia, come in molte altre aree del Paese, l’elevato numero dei medici e dei paramedici obiettori non consente spesso ai nosocomi di coprire i turni di lavoro – prosegue Labriola –. Una situazione inaccettabile alla quale il ministero ha il dovere di trovare una soluzione. L’aborto terapeutico non è un vezzo, ma un momento drammatico della vita di una donna, per questo motivo alle pazienti devono essere garantite tutte le cure e le attenzioni necessarie, senza polemica alcuna”.