LECCE – Venerdì 27 e sabato 28 novembre su Google Meet in diretta su Facebook e Youtube si terrà la restituzione pubblica dei risultati di “Asteroide B 167. Trova e innova l’identità del tuo quartiere”, progetto che ha sperimentato una filiera istituzionale di comunità che apprende, direttamente orientata a rafforzare l’identità e le capacità generative della zona “167”, popolosa porzione della periferia di Lecce. Vincitore del bando Scuola attiva la cultura, azione del Piano Cultura Futuro Urbano promossa dal Mibact (con il coordinamento della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane) a sostegno di iniziative culturali nelle periferie delle città di tutta Italia, il progetto ha attivato un processo di costruzione della conoscenza, per produrre un patrimonio identitario condiviso materiale e immateriale, coinvolgendo più generazioni attraverso pratiche teatrali, partecipative, performative e co-creative, tradotto in operazioni di creatività urbana e in dati digitali.
Il partenariato, coordinato dal Liceo Scientifico Statale “Giulietta Banzi Bazoli”, ha coinvolto il Comune di Lecce, ARCA Sud Salento, AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore, Associazione Mecenate 90, Associazione 167 B Street e numerose realtà già attive sul territorio, come Lef167, 167Revolution, Le ali di Pandora, Fermenti Lattici, Fondazione di comunità del Salento, Janub, la Parrocchia di San Giovanni Battista, Ricic’Arte, Villeggiatura in panchina, Fucina Salentina, Papagna. Durante il progetto è stato attivato un processo di coinvolgimento permanente di studenti e abitanti del quartiere, che ha avuto come epicentro degli interventi il Liceo, vero e proprio snodo della cura dei luoghi e della costruzione di una “letteratura identitaria popolare”, a sostegno dello sviluppo locale urbano. La scuola non è stata solo palestra di buone pratiche, ma un posto strategico di co-design, di costruzione e trasmissione della cura fra generazioni, fra passato, presente e futuro.
Le quattro sessioni di lavoro – “Partecipazione generativa e cittadinanza digitale” (venerdì dalle 10), “Street art partecipata” (venerdì dalle 16), “Periferie urbane in scena” (sabato dalle 10) e “Futuro prossimo” (sabato dalle 16) – pensate più come una festa o un’assemblea pubblica (seppur virtuale) che come un convegno, saranno animate dai rappresentanti del partenariato e delle associazioni coinvolte, dagli studenti e dagli abitanti di quartiere, che hanno contribuito con la propria partecipazione alla realizzazione di Asteroide b167. Ogni sessione ospiterà un breve video con le testimonianze, gli spunti di riflessione e le aspettative per il futuro di cittadini e protagonisti del progetto, raccolti dal videomaker Giuseppe Pezzulla.
PROGRAMMA
Si parte venerdì 27 novembre alle 10 con l’incontro dedicato alla “Partecipazione generativa e alla cittadinanza digitale”. Dopo una breve introduzione della dirigente scolastica Antonella Manca e del docente responsabile di progetto Antonio Lezzi, dell’assessora comunale Rita Miglietta e di Ledo Prato, segretario generale di Mecenate 90, si entrerà nel vivo partendo dal percorso di “Partecipazione Generativa” curato da Fedele Congedo. Un cammino che si è trasformato e si è adattato, come tutto il progetto d’altronde, a causa del lockdown primaverile e delle restrizioni causate dalla pandemia da Covid19, ma che ha avviato la costruzione collettiva di legami fra le persone, per un nuovo senso di relazione con le testimonianze e le risorse curate nei luoghi. L’incontro ospiterà i contributi di Susan George, che ha portato in Asteroide B 167 le pratiche della Teoria U sviluppata dal Presencing Institute presso il MIT di Boston, Antonia Di Francesco e Ambra Biscuso. A seguire, si ragionerà di “Cittadinanza digitale”, la parte del progetto a cura di Francesco Piersoft Paolicelli, fra civic hacking, open data e tecnologia Arduino. Dal kit solare per l’illuminazione di un parco giochi alla mini stazione che trasmette i dati della temperatura esterna e dell’umidità del terreno degli orti urbani, fino al riuso dei dati aperti sui trasporti pubblici per capire quando passa il bus alle fermate del quartiere. E ancora, la scrittura collettiva sulle piattaforme collaborative Wikimedia, con l’avventura che ha condotto alla produzione di contenuti digitali inediti sui beni comuni materiali e immateriali del quartiere e delle comunità che lo abitano. Alla voce di Piersoft si uniranno quelle del wikimediano Luigi Catalani, del giovane studente Bruno Zollino e di altri testimoni.
Il pomeriggio di venerdì 27 novembre (dalle 16 alle 17) sarà invece dedicato al percorso di Street art partecipata con l’assessora comunale Silvia Miglietta, la dirigente di Arca Sud Salento Sandra Zappatore, il parroco della chiesa San Giovanni Battista Don Gerardo Ippolito, Donatella Nicolardi e Ania Kitlas e Chekos’Art di 167BStreet, che ha curato la direzione artistica di questo segmento. “Noi crediamo che l’arte sia in grado di insinuarsi nel lato più profondo delle persone. Dopo aver vissuto questi mesi di paure e incertezza, siamo ancora più coscienti di quanto l’arte sia, in passato come tutt’ora, protagonista dei processi di cambiamento che ci circondano», raccontano da 167BStreet. Dopo un lungo percorso di incontri e progettazione (in presenza e online) per approfondire il tema della rigenerazione urbana attraverso la street art e il tour alla scoperta dei murales dipinti negli anni precedenti, sono stati realizzati nuovi interventi, ispirati dalle relazioni tessute tra scuola e quartiere.
Sabato 28 ottobre alle 10 spazio alle “Periferie urbane in scena” con l’intervento dell’assessora alla cultura del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo e il racconto dell’esperienza teatrale con Franco Ungaro, direttore di AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore, l’attrice e giornalista Carmen Ines Tarantino, che ha coordinato insieme a Veronica Mele il laboratorio, e il regista Mattia Epifani. Il laboratorio si è articolato in tre fasi: la prima parte del laboratorio si è tenuta in presenza, negli spazi del Liceo Banzi, con pratiche teatrali partecipative performative, raccolta di testimonianze sulla storia del quartiere, costruzione creativa di scene su improvvisazione. Nella seconda fase, a causa delle misure per il contenimento dell’emergenza da Covid19, il laboratorio si è spostato su piattaforma online cercando comunque di mantenere il massimo coinvolgimento degli abitanti. La terza e ultima fase del laboratorio si è svolta nuovamente in presenza, durante l’estate, negli spazi del quartiere e in particolare della Parrocchia San Giovanni Battista di Lecce: in questa fase le drammaturgie create con e dagli studenti del Banzi sono stati consegnati nelle mani degli abitanti di quartiere, trasformando la messa in scena dal vivo in una produzione audiovisiva. Il cortometraggio dal titolo “Incroci. Vite, sguardi e desideri di un quartiere”, realizzato da AMA con la direzione artistica di Carmen Ines Tarantino e le immagini di Mattia Epifani, è un lavoro delicato e intimo, un prodotto audiovisivo in cui i monologhi scritti dagli studenti sono diventati un piccolo patrimonio consegnato nelle mani di nuovi interpreti, narratori di vite e sentimenti che animano il quartiere della zona 167. Uno solo dei testi creativi è del giornalista Renato Moro, per gentile concessione dell’autore ai partecipanti del laboratorio. “Incroci” sarà presentato in “prima visione” a conclusione dell’incontro.
Sabato 28 ottobre dalle 16 alle 17:30 ultimo appuntamento con Futuro prossimo. Il percorso del progetto è una costruzione di ponti fra istituzioni, azioni e persone, per creare oggi, con il senso della reciproca prossimità, una comunità che scambia valori nella prospettiva della Cultura Futuro Urbano, attraverso il pensiero critico e la cittadinanza digitale. Interveranno, tra gli altri, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il direttore del PoloBiblioMuseale di Lecce Luigi De Luca, Susan George, Andrea Carriero (sviluppatore informatico ed ex studente del Banzi), tutti i rappresentanti del partenariato del progetto e delle associazioni di quartiere. Si parlerà di permacultura: dell’idea che vi sia, fra scuola e comunità, una comune coltivazione collaborativa del sapere e del fare, di ispirazione ecologica, perché gli insediamenti culturali e produttivi siano fondati sulla prossimità umana, come tutti gli ecosistemi naturali in grado di mantenersi e di rinnovarsi collaborando, con un basso impiego di energia ed un forte senso di solidarietà. Saranno brevemente presentate alcune idee innovative, come le Condoteche e i Tessuti di Asteroide, nella prospettiva di una Cooperativa di Comunità di Quartiere.
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