BARI – “Questa sarà un’ottima annata ed è una notizia che ci voleva in questi tempi dove l’incertezza, per la pandemia che ha colpito l’umanità, prevale. La buona notizia ci deve però portare a rimettere al centro della discussione lo sviluppo produttivo ed economico delle eccellenze pugliesi riconosciute in tutto il mondo e, tra queste, vi è di certo il vino Primitivo“. Il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro durante il convegno “Le politiche agricole nazionali ed europee nel settore vitivinicolo e la tutela del Primitivo” che si è tenuto in apertura della 54^ Sagra del Vino di Carosino ha messo al centro del proprio intervento il futuro del territorio, futuro strettamente legato alle sue produzioni agricole.
Ai lavori ha preso parte anche la ministra per le Politiche Agricole e Forestali Teresa Bellanova. “Le uve, pur avendo patito gelate e soprattutto a luglio in questa zona (nel Tarantino ndr) una violenta grandinata tanto da causare deficit nella produzione, sono qualitativamente buone/ottime; al momento possiamo dire che l’annata 2020 sarà una vendemmia al Top, di ristoro per i nostri agricoltori“, ha detto Lazzàro. “L’enogastronomia italiana è amata in tutto il mondo perché ogni regione ha la sua tipicità, la sua tradizione. Se tutti producessero tutto sarebbe la fine di una peculiarità quasi esclusiva del nostro Paese nel panorama mondiale. L’Italia è un paese vario dove non solo ogni regione ha un suo vino e una sua cucina, la sua produzione autoctona ma addirittura ogni provincia, a volte, ogni territorio“.
Da qui un passaggio sul Doc per i vigneti di primitivo in Sicilia.
“Quando per primi come Organizzazioni di categoria regionali abbiamo denunciato il problema e le gravi conseguenze ci attendavamo una convergenza politica e associativa che per fortuna è arrivata. Permettere l’impianto dei vitigni e la produzione del Primitivo in Sicilia o in altri territori che non siano quelli storicamente consolidati è un danno enorme per la Puglia e la Basilicata e un precedente pericoloso per tutto il Paese. Secondo una recente stima, quello del vino Primitivo, solo per la Doc Manduria, è un giro d’affari da 140 milioni di euro che, nell’anno 2019, ha visto imbottigliare quasi 17 milioni di litri per oltre 23 milioni di bottiglie. Un aumento di circa il 12% rispetto al 2018“.
L’attenzione alla produzione va di pari passo con quello alla commercializzazione. “Auspichiamo – ha detto durante il convegno Confagricoltura Puglia – che il circuito Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti e bar) riprenda a pieno ritmo a lavorare e che l’attenzione verso i vini del territorio, dimostrata anche dalla presenza della signora ministra a questo incontro, prosegua con la tutela e la valorizzazione di tutte le eccellenze enogastronomiche della Puglia: perché è impensabile difendere le tipicità regionali e non investire risorse per farle conoscere e apprezzare in tutto il mondo“.
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