Anteprima nazionale Sabato 24 febbraio ore 18 Grand Hotel di Lecce Viale Oronzo Quarta | ingresso libero Dialoga con l’Autore Antonietta Fulvio direttore responsabile “Arte e Luoghi” Seguirà un brindisi con l’Autore
LECCE – Si intitola Le rape di Santino il noir enogastronomico che Pino De Lucafirma per la collana IRacconti del Terroirchela casa editrice Il Raggio Verde apre per coniugare un genere letterario, il noir, e l’amore per il territorio. In copertina la bella immagine diAngelo Arcobelli, in arte WeA,che ha dato un volto al personaggio di Santino,professore di italiano, latino e greco separato dalla moglie che per scelta vive in una campagnadel Salento. Amante della solitudine ma non troppo, Santino trascorre le sue giornate nella sua Villa curando solo gli ambienti del piacere – cucina, cantina, biblioteca, camera da letto e bagno – coltivando le sue rape, sfornando pane profumato e tanto altro può renderebuonala tavola. Santino,gourmet raffinato e altrettanto esperto culinario, ama cucinare per sé e per i suoi amici, abbinare i vini come il più preparato sommelier e ha un ineguagliabile fiuto investigativo. Non ha la tv né internet e alle diavolerie del web preferisce un buon libro, prediligendo Ovidio, Eschilo, Dante e Metastasio… la sua vita scorre tranquilla ma la notizia della morte di Menella, il suo primo amore, e l’arresto dell’amico Gigi, marito della donna, irrompe in un freddo venerdì di novembre e sconvolge il suo equilibrio esistenziale. Le apparenze lasciano presupporre un delitto passionale, ma sarà davvero così? E le rape, cosa c’entrano le rape con il misterioso assassinio di Menella?
Avvincente, intrigante,divertente quanto basta;condito da un sottile vena di ironia che pervade le 112 pagine allertando tutti i sensi.Una scrittura fluida, colorata dall’uso del vernacolo salentino, un tessuto narrativo che si muove tra due registri – lo sviluppo del giallo da un lato e le ricette di Santino dall’altro – un libro ricco di colpi di scena e imprevedibile fino all’ultimo rigo. Ma cosa c’entrano le rape con il più ingarbugliato dei delitti?il noir di Pino De Luca, che potremmo definire non a caso enogastronomico e multisensoriale, accompagna il lettore alla scoperta dell’assassino ma anche di un “terroir” ,nell’accezione più ampia di territorio, fatto di profumi,gusti, emozioni per raccontare una storia dei nostri giorni insieme ad una galleria di personaggi verosimiliin cui è possibile riconoscere tipologie e caratteri perché catturati dalla quotidianità.
Cenni biografici
Quasi 60 primavere, una moglie e due figlie, tanti ricordi alle spalle e una seconda vita davanti . Pino De Luca è docente di Informatica all’Itis “E Fermi” di Lecce.
Ha pubblicato “Regole e Diritti per essere cittadini” ed. Sapere 2000 (2005), on line, tanta roba che si può facilmente trovare tra le circa 1,5 milioni di referenze che produce Zio Google. Facendo attenzione a scansare quelle (circa 400000) di un eccellente artista e poche altre suddivise fra omonimi di varia umanità.
Poi i racconti in opere a più mani e, per Kurumuni, collana di etnogastronomia, Per Canti e Cantine – viaggio enofonico nel Salento.
Attualmente cura le rubriche di Birra e Distillati per Vinoway, scrive sulla rete e su qualche organo di stampa quando gli organi di stampa hanno qualche Euro da spendere.
Della vita precedente conserva il motto “NecSpeNecMetu” continuando a pensare che ogni giorno che arriva è uguale a quello precedente e tocca a ciascuno renderlo migliore.
Fra le cose più importanti: ha vinto il concorso di Cucina Dozzinale “Fornelli Indecisi” con i pomodori scattarisciati; ha abbracciato Edoardo Boncinelli e ha forato moltissimi palloni gonfiati.
Fra quelle meno importanti: riesce a sopravvivere senza bisogno di alcuna divinità, nemmeno di quella più adorata di questi tempi.
Coltiva una passione smodata per le persone per bene che spesso trova cercando persone per bere, senza distinzione di censo, razza, sesso o religione e ama fanaticamente la propria terra.
Art. 1
Oggetto della presente convenzione è la determinazione delle modalità attuative della procedura di determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati (di seguito denominati msna) in tutti quei casi in cui sussistano fondati dubbi sulla stessa.
Art. 2
L’ASL/Ba si impegna a mettere a disposizione della Procura per i Minorenni per i casi di minori di cui all’art.1 della presente convenzione indagini diagnostiche e valutazioni medico-legali finalizzate alla determinazione dell’età del msna da effettuarsi presso presidi ospedalieri in cui è presente l’U.O. di pediatria e comunque prioritariamente presso il P.O. San Paolo di Bari, comunicando il nominativo ed i recapiti del referente aziendale migranti e del suo sostituto, in caso di assenza o di impedimento, affinché gli accertamenti previsti dalla presente convenzione siano comunque svolti in tempi congrui. Ricevuta la richiesta della Procura per i Minorenni di determinazione dell’età di un sedicente msna, il Dirigente Medico o Psicologo inquadrato nella NPIA accerterà, nei limiti consentiti dal colloquio clinico, la eventuale presenza di problematiche psico-patologiche che possano interferire con la valutazione clinica delle capacità cognitive del predetto sedicente minore oltre che la presenza di maturità psicologica congrua con l’età presunta. Successivamente il Dirigente Medico della U.O. di Pediatria, effettuerà l’esame auxologico, facendo riferimento ai parametri riportati sulle schede auxologiche internazionali delle diverse etnie. Solo se necessario, si procederà all’invio del minore al Servizio Radiologico dello stesso nosocomio per la valutazione dell’età scheletrica (secondo i parametri di riferimento riportati sulle tavole dei nuclei di ossificazione delle varie etnie).
Il referente aziendale migranti o persona dallo stesso delegata, comunicherà il risultato dell’accertamento allo straniero in modo congruente con la sua età e con la sua maturità nonché con il suo livello di alfabetizzazione in lingua che possa comprendere, avvalendosi del personale qualificato di cui all’art.4. Analoga comunicazione provvederà a dare al responsabile della struttura in cui è ospitato il minore o al suo delegato in quanto esercente, sino a provvedimento dell’A.G. competente, i poteri tutelari. Al termine delle singole valutazioni, l’équipe formulerà una relazione conclusiva tecnico- collegiale nella quale darà atto delle operazioni svolte e delle comunicazioni effettuate, riportando il riconoscimento o meno dello “status” di minore all’epoca dell’accertamento con specificazione del margine di errore. Tale relazione verrà inviata dal Referente Aziendale ASL alla Procura per i Minorenni richiedente. L’attivazione del percorso innanzi descritto avverrà entro le 72 ore dalla richiesta. La valutazione medica potrà essere effettuata nell’arco di una intera giornata, e la valutazione conclusiva potrà essere inviata entro 7 gg.
Art. 3
Il Policlinico Giovanni XXIII si impegna a mettere a disposizione della Procura per i Minorenni e con riferimento alle ipotesi di cui all’art. 1 della presente convenzione, indagini diagnostiche, con valutazioni olistiche multidisciplinari, finalizzate alla determinazione dell’età del msna, utilizzando modalità non invasive, rispettose dell’età presunta, del sesso, dell’integrità fisica e psichica della persona, da effettuarsi presso l’ambulatorio dedicato “Welcome” dell’U.O. Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXII”, con spazi idonei e accoglienti e ingresso riservato; la commissione multidisciplinare provvederà ad avviare le procedure opportune entro 72 ore dalla richiesta della Procura per i Minorenni, comunicata via pec al responsabile del Servizio di Psicologia GIADA, che, individuato il responsabile del caso (Case Manager) concorderà con la struttura ospitante, la data dell’accertamento.
La commissione multidisciplinare sarà composta da pediatri, psicologi, assistenti sociali e radiologi ed assicurerà il colloquio sociale e psicologico, l’esame auxologico e in extrema ratio, l’esame radiologico per la valutazione dell’età scheletrica. Il Case Manager comunicherà il risultato dell’accertamento allo straniero in modo congruente con la sua età e con la sua maturità, nonché con il suo livello di alfabetizzazione in lingua che possa comprendere, avvalendosi della collaborazione del personale qualificato di cui all’art. 4. Analoga comunicazione provvederà a dare al responsabile della struttura in cui è ospitato il minore o al suo delegato in quanto esercente, sino a provvedimento dell’A.G. competente, i poteri tutelari. Al termine delle singole valutazioni, l’équipe formulerà una relazione conclusiva tecnico-collegiale nella quale darà atto delle operazioni svolte e delle comunicazioni effettuate, riportando il riconoscimento o meno dello “status” di minore all’epoca dell’accertamento con specificazione del margine di errore, coerentemente con quanto definito dalla comunità scientifica internazionale. Tale relazione verrà inviata dal responsabile del Servizio di Psicologia GIADA, via pec, alla Procura della Repubblica per i Minorenni richiedente, entro il termine massimo di 10 giorni dall’accertamento.
Art. 4
il Comune di Bari si impegna a mettere a disposizione delle commissioni sociosanitarie di cui agli articoli 2 e 3 una short list dalla quale attingere i nominativi di esperti in comunicazione linguistica e interculturale da impiegare nel corso della procedura di determinazione dell’età di msna rintracciati sul territorio comunale e inseriti in strutture residenziali in carico al comune di Bari.
A tal fine il Comune di Bari – Ripartizione Servizi alla Persona – non appena contattato dai responsabili della struttura in cui è ospitato il sedicente msna e prima che questo sia condotto presso la struttura sanitaria indicata, designerà l’esperto da impiegare nel corso della procedura di determinazione dell’età, tenendo debito conto e compatibilmente con le lingue presenti nella short list, del ceppo linguistico del sedicente minore, della maturità e del livello di alfabetizzazione della persona che dovrà essere sottoposta ad accertamento. Il Comune di Bari si impegna ad assicurare anche l’eventuale traduzione di documentazione attinente alla procedura di cui innanzi.
Art. 5
La Procura per i Minorenni formula ed invia richiesta di formale accertamento dell’età alle commissioni di cui agli articoli 2 e 3 a seguito di comunicazione da parte delle polizie territoriali e/o dei responsabili delle strutture in cui lo straniero è ospitato ed in carico al comune di Bari, esclusivamente nei casi in cui elementi sostanziali mettano in discussione la presunta età dichiarata e sussistano fondati dubbi sulla minore età della persona.
Contestualmente alla richiesta la Procura della Repubblica per i Minorenni comunica l’avvio della procedura per l’accertamento dell’età al responsabile della struttura ospitante la persona interessata, invitandolo a prendere gli opportuni contatti con i responsabili delle commissioni sociosanitarie nonché con il Comune di Bari-Ripartizione Servizi alla Persona per ottenere la designazione dell’esperto di cui al punto 4.
Ricevuta la relazione conclusiva la Procura della Repubblica per i Minorenni procederà secondo legge sulla base degli esiti degli accertamenti.
Art. 6
L’ASL BA, Il Policlinico Giovanni XXIII, il Comune di Bari e la Procura per i Minorenni assicurano che i prestatori delle attività oggetto della presente convenzione si impegnano a mantenere la riservatezza su dati e documenti dei quali abbiano conoscenza, possesso e detenzione, direttamente connessi e derivanti dall’attività svolta ai sensi del presente accordo, in ottemperanza di quanto disposto dal d.lgs. 196/2003.
Ai sensi dell’art. 13 dello stesso decreto, le parti rendono altresì noto che i dati che verranno comunicati per la stipula della presente convenzione saranno trattati, anche in forma elettronica, nel rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei dati personali e utilizzati esclusivamente per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
Art. 7
La presente convenzione ha durata di tre anni dalla data della sottoscrizione e può essere rinnovata o disdettata da una delle parti in qualunque momento con preavviso di almeno trenta giorni, a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o di posta elettronica certificata.