Trevisi (M5S): “Ci sono edifici nuovi e finanziati con soldi pubblici, inspiegabilmente chiusi”
LECCE – Sono 277 gli studenti iscritti all’Università di Lecce, che non potranno usufruire di un posto nelle residenze ADISU, nonostante ne abbiano i requisiti. Una situazione che domani porterà gli universitari a scendere in piazza. Si esprime in merito il consigliere del M5S Antonio Trevisi:
“Gli studenti manifestano per quello che è un loro diritto – dichiara Trevisi – e la situazione è paradossale se si pensa che ci sono strutture già pronte e inutilizzate come l’edificio in via Trento a Monteroni, completato da circa un anno, che potrebbe ospitare una quarantina studenti (numero che potrebbe raddoppiare con alcuni piccoli interventi) o strutture abbandonate come gli edifici in via Li Tufi che ospitavano la facoltà di giurisprudenza fino a qualche anno fa ed oggi potrebbero accogliere fino a 450 studenti. Si tratta di edifici seminuovi chiusi per questioni burocratiche e che, almeno per quello che riguarda la Casa dello Studente in via Trento che è di proprietà pubblica, potrebbero essere superate in tempi brevissimi eppure, per non meglio precisate ragioni, alcuni territori come il Comune di Monteroni nel quale ricadono diversi istituti dell’Università del Salento, spesso vengono ignorati preferendo soluzioni più costose e di lungo periodo. Un isolamento – conclude – confermato anche dal recente protocollo d’intesa tra il comune di Lecce e l’Università del Salento basato su un modello di “governance strategica” condiviso dalla due istituzioni civili cittadine dove l’amministrazione comunale di Monteroni è rimasta esclusa dal Comitato paritetico”. Sarebbe invece più opportuno creare una sinergia tra Università e tutte le Amministrazioni comunali che ospitano i plessi accademici, in termini di potenziamento sia degli alloggi disponibili che dei collegamenti tra il campus e questi ultimi.”