Lecce, cala il sipario sui Luoghi dell’Allerta

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Sabato 24 settembre, alle ore 17, la visita dedicata al Parco di Belloluogo chiuderà l’undicesima edizione di “Luoghi d’Allerta, visite e itinerari di spettacolo”

locandina-luoghi-dellallertaLECCE – Si chiude a Lecce, sabato 24 settembre, con una visita dedicata al Parco di Belloluogo l’undicesima edizione di “Luoghi d’Allerta, visite e itinerari di spettacolo”, promossa dal Fondo Verri – Presidio del libro di Lecce.
L’appuntamento è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Città di Lecce nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio sul tema #Culturaèpartecipazione e in concomitanza con la Festa dei Lettori quest’anno titolata “Leggo Ergo Sum – Fai leggere” che l’Associazione Presidi del Libro promuove in tutta Italia nell’ultima settimana di settembre.

“Ti Racconto Belloluogo”, questo il titolo della visita che inizierà alle ore 17, diventerà l’occasione per conoscere la storia del Parco e della Torre che furono in epoca lontana rifugio di una delle più significative figure della storia antica della nostra città: Maria D’Enghien (1367) Principessa di Taranto, Regina di Napoli e Sicilia e Contessa di Lecce dal 1384 fino alla sua morte il 9 maggio 1446. Maria, donna illuminata, fu promotrice di cultura e di arte, accolse nella sua corte numerosi artisti da tutta Italia e creò una Scuola d’arte a Galatina che formò maestri eccellenti.
La torre medievale fu costruita nel Trecento voluta da Gualtiero di Brienne, all’ingresso nord della città. Esempio di architettura militare angioina, la torre di forma cilindrica risulta essere ancora circondata dal fossato originario pieno d’acqua. Al suo interno conserva alcune stanze e un’interessante cappella riccamente affrescata. Gli affreschi, della fine del XIV secolo, raffigurano scene della vita di Santa Maria Maddalena, i quattro evangelisti, un Cristo benedicente e sette profeti.
Accanto a Maurizio Nocera e Piero Rapanà a fare da guida nella visita ci sarà anche la scrittrice Rossella Barletta, autrice del libro “Maria d’Enghien, donna del medioevo”.
Ad accompagnare il “cammino” la suadente voce di Meli Hajderaj e la fisarmonica di Bruno Galeone, a condurci alla torre con il suo spettacolo Tiziana Buccarella interprete e autrice di “Maria d’Enghien” – Omaggio a una donna senza tempo”.
Tiziana Buccarella, formatasi al Centro Sperimentale del Teatro a Roma, riporterà ai giorni d’oggi il personaggio della Contessa di Lecce facendola tornare in vita per parlar di sé e precisare quale fu il suo ruolo nell’epoca in cui visse e operò, con l’intento di fare chiarezza sulle ombre che gli stessi suoi biografi vollero trovare limitandone il valore.