Giannetto: “Situazione critica, queste misure non basteranno a tenere in piedi il nostro sistema produttivo”
LECCE – “Le misure per il sostegno al reddito varate dal Governo vanno nella direzione indicata dal nostro sindacato per quanto riguarda la flessibilità e la deroga della cassa integrazione, mentre non risponde appieno alle richieste, la misura che riguarda il congedo parentale straordinario”. Così il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto, commenta l’analisi della Uil nazionale – Servizio Lavoro, Coesione e Territorio – che ha voluto mettere a confronto le varie misure per il sostegno al reddito inserite nel decreto n.18/2020 (pubblicato il 17 marzo in Gazzetta Ufficiale) per comprendere l’impatto sul reddito delle lavoratrici/lavoratori, prendendo in considerazione il reddito annuo lordo medio del lavoro dipendente (21.714 euro) e del reddito annuo lordo di una partita IVA (22.210 euro).
“Come rimarcato dalla nostra segretaria confederale Ivana Veronese, che ha curato questa analisi di confronto, è certamente apprezzabile che si tutelino tutti i posti di lavoro attraverso la cassa integrazione, anche se lo stipendio, per le lavoratrici e i lavoratori che verranno posti in cassa a zero ore per un mese intero subisce una decurtazione parzialmente ‘ristorata’ dalla sospensione di mutui che mediamente vale una rata mensile di 550 euro”, evidenzia il segretario generale Uil Lecce. Sulla cassa integrazione, infatti, la decurtazione su uno stipendio di 1.316 euro netti mensili ammonta a 376 euro medi al mese, in quanto il sussidio della cassa integrazione netto è di 940 euro. Per una lavoratrice/lavoratore con figli minori di 12 anni, che sceglie di mettersi in congedo parentale straordinario per 15 giorni, la decurtazione ammonta a 412 e la retribuzione netta sarà di 942 euro, compreso il premio per la presenza al lavoro (bonus presenza 100 euro), che in questo caso ammonterà a 38 euro mensili (calcolato sui restanti giorni lavorati in Azienda). Se però, il congedo venisse preso per l’intero mese, i restanti 15 giorni verranno considerati congedo non retribuito. “Paradossalmente – sostiene la Uil – converrebbe la cassa integrazione in quanto si guadagna di più del congedo parentale straordinario”. Mentre una lavoratrice e lavoratore che non possono assentarsi dal posto del lavoro e usufruiranno del voucher baby-sitting di 600 euro avranno a disposizione un budget che copre per 60 ore mensili, più o meno le stesse ore del congedo parentale di 15 giorni, ma avranno in busta paga 100 euro in più del premio per la presenza al lavoro. Infine una partita IVA avrà un una tantum di 600 euro, ma avrà come “ristoro” oltre alla sospensione del mutuo e delle bollette, anche la sospensione del versamento dell’IVA (circa 310 euro mensili), e dei contributi previdenziali (474 euro medi mensili).
“Purtroppo la situazione generale è critica, queste misure rappresentano certamente una boccata d’ossigeno per aziende e lavoratori, ma sicuramente non basteranno a tenere in piedi il nostro sistema produttivo, che già era in sofferenza come evidenziato dai nostri report mensili sulle richieste di cassa integrazione. Si tratta di misure eccezionali e di durata limitata nel tempo e dovremo utilizzare il periodo necessario per la conversione del decreto in legge per valutare eventuali modifiche e soprattutto se la durata degli ammortizzatori e gli stanziamenti finanziari saranno o meno sufficienti, sulla base dell’esito delle misure di contenimento dell’epidemia sino ad oggi adottate”, sottolinea il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto. “In questo momento le segreterie regionali di Uil, Cgil e Cisl sono in contatto costante con il presidente della Regione e il suo staff per il coordinamento delle azioni da adottare. Le nostre sedi Uil sono raggiungibili telefonicamente, si continua a lavorare con altre modalità, ma ora c’è bisogno dell’impegno di tutti: teniamo duro, rispettiamo le regole, i sindacati continueranno a restare al fianco dei lavoratori anche in questa emergenza. Insieme ne usciremo”.