A Lecce la presentazione del libro “L’avventurosa vita di Enzo Fiermonte, pugile attore”

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Ci sarà anche l’incontro con l’autore Giovanni Memola

invito la fiermontinaLECCE – La Fiermontina è un progetto di grande respiro nato per omaggiare l’autenticità della Puglia, terra d’origine di Antonia Fiermonte. Giovane musicista e pittrice, lasciò l’Italia degli anni trenta con René Letourneur (Grand Prix de Rome pour la sculpture, Villa Medici, 1926) per unirsi alla leggendaria scena artistica parigina dei primi del novecento. La vita di Antonia in quegli anni si intreccia al profondo amore dello scultore Jacques Zwobada, che ne celebra la bellezza e l’animo mediterraneo fino alla sua scomparsa.

La Fiermontina racconta tutto questo grazie alle opere che abitano gli interni dell’urban resort, così come gli esterni, impreziositi dalle sculture di Fernand Legér, René Letourneur e Jacques Zwobada che sembrano suggerire l’invito a godere di un esclusivo museo en plein air. Al piano inferiore, il bar con arredi firmati Le Corbusier, Charlotte Perriand e Tobia Scarpa, è dedicato al Fratello di Antonia: Enzo Fiermonte, famoso attore di cinema, e prima ancora campione di pugilato. Interpretò nel 1941 l’autobiografico “Ultimo combattimento” di Piero Ballarini, il ruolo dell’allenatore di pugilato nel film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, “Fra Diavolo” di Luigi Zampa, partecipando complessivamente a un centinaio di film a fianco di attori come Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Enzo Scotti.

La sensibilità artistica che caratterizza la famiglia Fiermonte ha ispirato la volontà di aprire gli spazi de La FIermontina con l’obiettivo di diventare punto di incontro, di scambio e di pensiero per artisti e ricercatori attivi in Puglia.

In occasione di questo primo appuntamento sarà presentato al pubblico il libro “L’avventurosa vita di Enzo Fiermonte, pugile attore” scritto da Giovanni Memola, visiting fellow in studi cinematografici all’Università di Winchester, edito nel 2016 da Edizioni dal Sud.

Giovanni Memola, classe 1983, è un ricercatore e studioso di cinema italiano, attualmente affiliato all’università di Winchester, Regno Unito, in qualità di visiting fellow. Tra i suoi principali interessi il cinema popolare e di genere dell’Italia del dopoguerra fino agli anni Ottanta, con particolare attenzione agli aspetti socio-culturali, economici, politici nonché alle contingenze tecnologiche ed industriali alla base dei processi di produzione, promozione e consumo di generi e film. La sua formazione accademica, così come la sua attività di ricerca, si divide tra Italia e Inghilterra: una laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Bari (2002-05); una laurea magistrale in Cult Film and Television presso la Brunel University di Londra (2008-10); infine un dottorato di ricerca presso l’università di Winchester (2011-15), seguìto al completamento del progetto intitolato: Leaden Italy, Lost Italy: A Cross-Cultural (Re-)Assessment of the Italian Crime Film in the Years of Terrorism and Social Unrest (1969-early 1980s). Diversi i suoi contributi a convegni e conferenze, tutti incentrati sul cinema italiano (a Londra, a Luton, a Roma), così come diverse le sue collaborazioni non strettamente legate al mondo accedemico (tra cui il festival inglese Cine-Excess, nel 2008-10, e la pre-produzione del documentario Reclaiming Cannibal Holocaust diretto da Xavier Mendik). Tra le sue recenti pubblicazioni, un saggio sui film western e polizieschi diretti dal regista Domenico Paolella, e una lavoro di ricerca che tiene insieme in maniera storicamente rigorosa e documentata argomenti eterogenei come cinema, sport e cronaca rosa: la monografia sulla vita di Enzo Fiermonte, dimenticato divo dell’Italia degli anni Trenta e Quaranta (L’avventurosa vita di Enzo Fiermonte, pugile attore, Edizioni dal Sud, 2016). Attualmente, è impegnato in una ricerca – di prossima pubblicazione – sulla ricezione critica dei film di Fernando di Leo in Italia dagli anni Sessanta ad oggi.