Lecce, le proposte dei giovani per migliorare la Sanità pugliese

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Le idee dell’associazione Carpe Diem per rilanciare un sistema “al collasso”

conferenza stampa sanità pulita lecceLECCE – Integrazione tra sistema pubblico e privato convenzionato; coordinamento tra le varie strutture sanitarie; maggiore efficienza, stop alla chiusura indiscriminata degli ospedali, politica come guida non come “padrone” della sanità, maggiore meritocrazia. Sono alcune delle proposte lanciate oggi in conferenza stampa dall’associazione giovanile e culturale Carpe Diem per migliorare un sistema sanitario “oramai al collasso” dove “la Regione non comunica con le AsI (una per ogni provincia) le quali non comunicano con ospedali, poliambulatori, centri convenzionati. In sintesi: la Regione adotta un sistema feudale in cui essa è il vassallo che fa ciò che vuole e fa gestire una porzione del suo territorio ai valvassori (le Asl) che a loro volta delegano a miniporzioni territoriali i valvassini (gli ospedali)”.

La nostra Regione – ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone – soffre soprattutto perché la sanità è stata negli ultimi dieci anni oggetto di uno scontro di carattere ideologico. Sono molto preoccupato per le modalità con le quali il presidente della Regione e assessore alla sanità ha iniziato questo percorso visto che il Piano di riordino ospedaliero è rimasto in qualche cassetto e i cittadini ne ignorano i contenuti. Mi auguro che non prevalgano logiche tese a favorire qualche potente di turno”.

E’ arrivato il momento di cambiare il sistema sanitario pugliese – afferma il consigliere regionale Saverio Congedo – E’ dal 2003 che siamo in attesa di una riforma sanitaria. Nel frattempo questa Regione ha chiuso 22 ospedali e ha tagliato 2200 posti letto incrementando la leva fiscale nei confronti dei pugliesi per 250-300 milioni di euro. Nessuno al momento conosce il Piano di riordino voluto dal presidente Emiliano. Si va avanti a proclami e a spot ad uso e consumo mediatico. Ma è francamente paradossale assistere ad un Pd di lotta sul territorio e di governo a Bari visto che la figura del segretario regionale e dell’assessore pugliese alla Sanità coincidono”.

Il 90 per cento delle risorse dei pugliesi – sostiene il consigliere regionale Luigi Manca – vengono destinate alla sanità: dovremmo avere il miglior sistema sanitario e invece siamo solo al quart’ultimo posto tra le regioni italiane. Il come vicepresidente della Commissione sanità non h ancor ala bozza del Piano di riordino. L’unica cosa certa è che è necessario cambiare questo sistema, basti pensare che solo nell’ultimo anno 5000 pugliesi hanno deciso di curare le loro malattie tumorali fuori regione”.

Durante la conferenza stampa sono stati illustrati i contenuti di alcune brochure nelle quali si fa cenno agli aspetti negativi della sanità pugliese e si lanciano, al contempo, alcune proposte per migliorare l’intero sistema.

All’incontro con i giornalisti hanno preso aprte anche l’avvocato Vincenzo Palumbo, il presidente dell’associazione Giorgio Pala, la studentessa di giurisprudenza Chiara Chirienti e il rappresentante d’istituto del De Giorgi Emanuele Pati.