Lecce

Lecce, Patto per la città: dichiarazioni del sindaco e del vicesindaco

Questa mattina la conferenza stampa

LECCE – Di seguito il testo delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Carlo Salvemini in conferenza stampa:

“Ci eravamo impegnati a dare comunicazione pubblica sulla verifica delle condizioni di governabilità della città per evitare un commissariamento di circa quindici mesi del nostro comune. E così abbiamo fatto sin dall’inizio.

Il 19 febbraio – giorno della pubblicazione della sentenza del consiglio di stato – dicemmo:
avvertiamo il dovere di verificare se esistono le condizioni per una prosecuzione di questa consiliatura. Lì dove si manifestano le volontà dei rappresentanti dei cittadini, il consiglio comunale. Lo farò in occasione del passaggio politico più importante per un’amministrazione locale, la presentazione del bilancio di previsione, che verrà approvato in giunta in settimana e al quale lavoro dall’inizio dell’anno. Lo strumento che assegna risorse e definisce le priorità delle linee strategiche di mandato. Chiederemo alle forze politiche un voto per governare il cambiamento, che è l’impegno assunto con i leccesi. Alla luce del sole, in modo trasparente cosi come avvenuto in occasione dell’accordo siglato con Alessandro Delli Noci tra primo e secondo turno elettorale. Non quindi un voto “per non andare a casa.” Un voto “per il governo di Lecce“”.

Il 7 marzo – con la presentazione dello schema del bilancio di previsione 2018-2020 approvato dalla giunta – ribadimmo:
siamo quindi alla vigilia della verifica definitiva sulla possibilità di siglare pubblicamente, in aula, davanti alla città un patto di governo per Lecce sino al 2022 dopo la sentenza del Consiglio di Stato: chi vuole farlo ha la possibilità di votare il bilancio – eventualmente emendato su proposte integrative e migliorative – perché si riconosce nel suo impianto complessivo: in questo caso questa amministrazione avrà i numeri per proseguire nella sua azione per effetto di un accordo validato dentro il Consiglio Comunale, la massime assiste cittadina. Se i voti contrari dovessero essere maggioritari – o se il bilancio venisse approvato con il solo sostegno dei consiglieri eletti nelle liste Salvemini Delli Noci – finiremmo qui: per scioglimento automatico o per le mie dimissioni

Il 12 marzo – con l’avvio degli incontri dei consiglieri comunali eletti nelle liste civiche di Mauro Giliberti – precisammo: “quello che ho indicato come PATTO PER LA CITTA’ è appunto questo:
la sottoscrizione di un accordo che viene presentato alla comunità col quale si rende conto degli impegni che si assumono per garantire una governabilità che mette al centro l’interesse di Lecce e dei cittadini. Per questa ragione oggi – dopo l’approvazione della delibera che prende atto delle commissioni consiliari e di fatto rende possibile l’avvio dell’esame del Bilancio di Previsione 2018/2020 – ho personalmente incontrato i consiglieri comunali delle liste civiche interessate a scongiurare il rischio di un commissariamento, giudicato invece come utile alla città da altre forze politiche. Ho così invitato – a Palazzo Carafa cioè in in sede istituzionale – nel pomeriggio Bernardo Monticelli Cuggiò (Lecce Città del Mondo), ed in serata Laura Calò, Antonio Finamore, Paola Gigante (Grande Lecce, Alberto Russi assente per ragioni personali). A tutti loro ho illustrato la mia idea di un PATTO PER LA CITTA’: una piattaforma di obiettivi politico-amministrativi e programmatici che – partendo dalla linee di mandato integrate con le proposte che verranno formalizzate- viene sottoscritta da me e i consiglieri disponibili e resa pubblica. Sabato 17 incontrerò Mauro Giliberti (gruppo Misto), fuori Lecce per motivi di lavoro.”

Il 17 marzo – dopo l’incontro con Mauro Giliberti – dichiarammo:
a ciascuno ho illustrato la proposta di un accordo da sottoscrivere e presentare alla cittadinanza in forma pubblica. Che è incardinato su pochi semplici punti: riconoscimento del programma politico amministrativo votato dai leccesi il 25 giugno; intesa su ulteriori obiettivi strategici da affiancare a quelli già previsti; conferma dell’esecutivo in carica; approvazione del bilancio di previsione 2018/2020 eventualmente emendato con ulteriori proposte; Un Patto per la Città come si vede costruito su passaggi chiari, punti verificabili, contenuti precisi. Che può essere liberamente sottoscritto se ovviamente ci si riconosce nell’impostazione e negli obiettivi. È evidente che l’intesa – qualora venisse raggiunta – non definirebbe la composizione di una permanente maggioranza politica costruita tra forze e movimenti che sono stati avversari alle elezioni. Ma una maggioranza di scopo e a termine scaduto il quale ciascuno si sentirà libero di intraprendere le proprie scelte di collocazione e schieramento. Ora si apre uno spazio di riflessione che si chiuderà prima della seduta del 29 marzo per l’approvazione del Bilancio di Previsione. Se entro quella data l’accordo verrà sottoscritto dai consiglieri interessati e reso pubblico potremo proseguire questa esperienza politica. Diversamente si dovrà prendere atto che – nonostante un eventuale voto favorevole sulla delibera – non esistono tuttavia le condizioni di governabilità necessarie per proseguire un mandato su impegni certi

Questo percorso di ascolto, confronto, verifica è terminato. La scadenza è arrivata. Ed oggi devo annunciarvi che il PATTO PER LA CITTA’ è stato sottoscritto. Tra me e tre consiglieri comunali: Laura Calò, Paola Gigante, Antonio Finamore. Nel Palazzo di Città- lì dove si sono tenuti tutti gli incontri di queste settimane – nella mia stanza, davanti alla foto del Presidente della Repubblica e del simbolo della Città di Lecce.

Ed è quello che vi presentiamo e consegniamo perché siano note a tutti premesse, percorsi, obiettivi, contenuti, impegni. Oggi quindi viene siglato l’accordo che definisce una maggioranza di scopo e a termine, scaduto il quale ciascuno si sentirà libero di intraprendere le proprie scelte politiche di collocazione e schieramento. Ho accolto le richieste – pienamente coerenti con gli obiettivi strategici di questa amministrazione – di concentrare attenzioni, impegni, risorse sui servizi di prossimità in ambito sociale, sulla valorizzazione del patrimonio culturale, sull’investimento nello sport, sul rafforzamento del rapporto con l’università. Abbiamo indicato 10 punti sui quali condividere un impegno.

Ora ci metteremo a lavorare. La governabilità non è un valore in sé. Si conferma tale se essa si mette al servizio della comunità per aumentare la qualità delle vita, benessere sociale economico civico culturale; se risponde ai bisogni della comunità. Questo Patto – oggi sottoscritto da tre consiglieri – resta un riferimento per quanti in consiglio comunale vorranno lavorare con lo stesso spirito collaborativo, trasparente. Che riconosce ruoli e responsabilità, che considera il dialogo lo strumento per costruire un percorso di cambiamento utile alla città”.

Di seguito dichiarazione del vicesindaco Alessandro Delli Noci:

“Questo patto, è bene ribadirlo, è un patto programmatico per la città. È un patto sul programma votato dal 55% dei leccesi che intendiamo realizzare coinvolgendo forze politiche che ne riconoscono la validità. Questa sigla del patto con i consiglieri Calò, Gigante e Finamore – che ringrazio per il grande senso di responsabilità dimostrato nei confronti dei cittadini leccesi – giunge alla luce del sole, come abbiamo dimostrato essere abituati a fare, senza compromessi, inciuci, promesse, al di là di ogni steccato ideologico e di ogni pregiudizio. È un’alleanza di intenti che ha avuto come primo importante obiettivo quello di evitare il commissariamento della città, che forse conveniva solo a qualcuno, e che di certo avrebbe portato, tra le altre cose, alla perdita totale di finanziamenti importanti di cui la città ha bisogno. Adesso, vogliamo continuare a lavorare con serenità, dando risposte concrete ed efficaci alle principali emergenze della città”.

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