Una settimana imperdibile con oltre 100 eventi aperti a tutti: dibattiti, presentazioni di libri, interviste, mostre, workshop, reading e molto altro. Un parterre internazionale di relatori si riunisce a Conversano per un confronto delle idee che supera i confini e contribuisce al progetto di integrazione culturale europea e non solo.
Il futuro è alle porte. Alla forza delle novità non ha corrisposto almeno finora, una valutazione adeguata – filosofica, storica, politica – con una capacità critica all’altezza degli avvenimenti che si stanno sviluppando innanzi a noi, in grado di prepararci davvero al futuro che comincia a profilarsi.
247 ospiti (112 donne e 135 uomini), 117 incontri, 4 mostre (più una permanente), un’anteprima nazionale quella del libro di Valeria Montebello, 5 città coinvolte (oltre Conversano, anche Bari, Castellana Grotte, Noicattaro e Rutigliano). Sette giornate per guidare il pubblico a “La scoperta del futuro” perché alla forza delle novità non ha corrisposto almeno finora, una valutazione adeguata – filosofica, storica, politica –all’altezza degli avvenimenti che si stanno sviluppando attorno a noi, in grado di prepararci davvero a quello che accadrà.
Nella composizione del programma si è cercato di seguire l’indicazione del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di ridurre il numero complessivo degli eventi cercando di evitare contemporaneità. Nello stesso tempo, di accogliere i suggerimenti provenienti dal Comitato scientifico.
Lectorinfabula è promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”. Con il patrocinio di: Council of Europe, Ministero della Cultura, Regione Puglia, Città di Conversano, Comune di Castellana Grotte. In collaborazione con: Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Politecnico di Bari. Media partner: Rai Radio3 e Pagina21. Main Partner: Umana e Partner Tecnico: AESSE Soluzioni Informatiche Proattive.
Si comincerà domani 19 settembre alle 17.00 nella biblioteca della Community Library della Fondazione Di Vagno, con l’introduzione del direttore del Festival Filippo Giannuzzi e della presidente della Fondazione Daniela Mazzucca. A seguire, l’evento di apertura dal titolo “I confini dell’umano” che apre il ciclo dedicato al rapporto tra uomo-tecnica-capitale, e alla incidenza che avrà sul futuro delle nostre vite l’Intelligenza Artificiale.
La rivoluzione tecnologica, tra rischi e opportunità, sta infatti rendendo il nostro mondo uno straordinario laboratorio di futuro. Per la prima volta, è la forma stessa dell’umano – i suoi limiti e i suoi confini – a diventare l’oggetto di una trasformazione che sposta il percorso evolutivo della nostra specie, dalla storia della natura a quella dell’intelligenza, rendendo le sue prossime tappe solo un risultato delle nostre scelte. Di questo converseranno Davide Sisto docente all’università di Torino e al Master Death Studies & the End of Life dell’Università di Padova, insieme con il docente di fisica Ezio Sardella
Alle 17.30, nel chiostro della Biblioteca civica “M. Marangelli”, il primo appuntamento con Lector Ragazzi. Al centro dell’incontro il libro della scrittrice Gabriella Genisi, scritto a quattro mani con il magistrato Antonio Laudati, intitolato “Silvia Spider e il ragazzo scomparso”. Una storia che terrà i piccoli lettori con il fiato sospeso e che darà modo alla docente Felicita Iacobone e all’autrice, di guidarli attraverso una indagine per la scomparsa dell’amico speciale di Silvia Ragno, detta Spider.
Il focus delle 18.00 nella Sala conferenze del Monastero di San Benedetto è riservato a “Gli archivi tra memoria e futuro”. Al centro dell’incontro la sfida posta dalla digitalizzazione del patrimonio archivistico: un cambiamento necessario per tutti gli archivi, che servirà ad aiutare la diffusione della conoscenza senza dimenticare la conservazione della memoria, sempre però con lo sguardo rivolto al futuro. Al dibattito parteciperanno Marco Bascapè soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia, Mauro Paolo Bruno dirigente del Settore sviluppo innovazione e reti del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia e Chiara Veninata Direttrice dell’ICAR – Istituto centrale per gli archivi. A moderare l’incontro sarà Leonardo Musci, responsabile degli archivi della Fondazione Di Vagno.
Protagonista dell’appuntamento delle 18.30, nella Chiesa di San Benedetto, sarà l’ultimo libro della saggista Paola Caridi, fondatrice e presidente dell’associazione Lettera22, da oltre 20 anni interessata alla storia politica contemporanea del mondo arabo. “Il gelso di Gerusalemme” è il suo ultimo lavoro e racconta la storia del Mediterraneo e del Medio Oriente attraverso gli alberi più simbolici del territorio come il pino piegato del Monte Nebo, gli ulivi di Betlemme, i sicomori di Gaza, il gelso che dà il titolo al libro.
Con le loro storie – sorprendenti, personali, politiche e tragiche – l’autrice fa vivere anche le storie degli uomini e delle donne che hanno deciso di abitare la terra dove questi alberi hanno messo radici. L’ultimo libro di Paola Caridi ci aiuta a esaminare sotto nuovi aspetti i testimoni inermi e silenziosi dei passaggi cruciali nelle vicende del mondo. Converserà con l’autrice l’animatrice culturale, già presidente dei Presidi del Libro, Marina Losappio.
Alle 19 nella biblioteca della Community Library della Fondazione, si parlerà di futuro in compagnia di Roberto Paura presidente dell’Italian Institute for the Future e co-fondatore dell’Associazione dei Futuristi Italiani, e Carla Petrocelli docente di storia della rivoluzione digitale all’Università di Bari. “Futuro in progress. Guida al mondo che sta cambiando” è il titolo dell’appuntamento in cui ci chiederemo se sia possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato. Un sogno che deve fare i conti non solo con i limiti di previsione della capacità umana e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi.
Alle 19.30, nella Chiesa di San Benedetto, il primo appuntamento della Scuola di reportage narrativo “Alessandro Leogrande”. Nel corso della presentazione del libro “La tornanza”, il pubblico parteciperà a un racconto corale di ritorni e innesti orientati al futuro in una terra, la Puglia, capace di essere generativa grazie alla sua costante apertura al mondo. Parteciperanno Antonio Prota economista e docente dell’Università del Salento, Flavio R. Albano economista e docente all’Università di Bari e la psicologa Chiara Maggiore.
Alle 20.00 nella biblioteca della Community Library, si parlerà di generazioni con “Dizionario per boomer” scritto da Beatrice Cristalli consulente in editoria scolastica, formatrice e linguista. In una conversazione dedicata a insegnanti, genitori, nonni e a chiunque ha interesse a comunicare con i giovani, e guidata dal docente Massimo Gaudiuso, si cercherà di rispondere ad alcune domande: ma che lingua parlano i ragazzi? Come è possibile che nessuno capisca come parla la cosiddetta Generazione Z? E perché ci fa paura aprirci a nuove possibilità lessicali?
Alle 21.00 nella biblioteca della Community Library, la sezione dedicata al cinema. Per Polito’s way, infatti, sarà la volta di “Visioni future. Fata Morgana” a cura del regista Francesco Dongiovanni. La proiezione del film “Fata Morgana” di Werner Herzog, pellicola del 1971, selezionato dal catalogo della Mediateca della Fondazione Di Vagno. “È un film sulla creazione del mondo, sul paradiso e sull’età dell’oro… non c’era nulla che sarebbe diventato qualcos’altro.”
La prima giornata di festival si chiuderà alle 21.30 a Castellana Grotte, in Piazza Nicola e Costa, con un appuntamento realizzato in collaborazione con il Comune di Castellana: “Il futuro del mondo al tempo del disordine globale”. Sul palco Ezio Mauro, editorialista, già direttore de La Stampa dal 1992 al 1996 e per 20 anni direttore de la Repubblica, e Domenico Castellaneta caporedattore di Repubblica Bari.
Le guerre, le aggressioni e la disumanità sotto gli occhi di tutti; il conflitto senza fine tra Russia e Ucraina, la violenza tra Hamas e Israele, l’antiebraismo e la disperazione senza vie d’uscita di Gaza. Il disincanto dell’Occidente, stanco e sempre più tentato di sostituire la realpolitik alla solidarietà. Con la parola più nobile della vicenda umana – Pace – ormai dimenticata, mentre leader autoritari sostituiscono il diritto con la forza. È l’inizio di un’epoca di instabilità che inaugura il nuovo disordine mondiale. È questo il mondo in cui vogliamo vivere? Possiamo coltivare una speranza di pace e stabilità nel secolo in cui ci stiamo inoltrando?
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