Lega Puglia propone l’adozione di misure adeguate di integrazione socio-sanitaria in favore di persone con disabilità “non collaboranti”

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puglia (cartina erosione costa)

BARI – Il Gruppo Consiliare Lega Puglia, (Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido), ha presentato in queste ore in Consiglio Regionale un progetto di legge per l’istituzione e la promozione di un percorso a elevata integrazione socio-sanitaria in favore di persone con disabilità “non collaboranti”.

La proposta di legge nasce dalla necessità di facilitare l’accesso all’interno degli ospedali pugliesi per le persone disabili, accompagnandole lungo tutto il percorso assistenziale e per aiutarle nella prenotazione delle prestazioni sanitarie. Inoltre, per raggiungere l’obiettivo, in ogni struttura sanitaria sarà prevista la costituzione di una specifica equipe di operatori, con funzioni di “Patient manager” che avrà il compito di accogliere la persona disabile e la famiglia, ed accompagnarla per tutta la permanenza nella struttura sanitaria.

È molto complesso per persone con disabilità gravi – dichiara Davide Bellomo, capogruppo Lega Puglia – eseguire esami come una risonanza magnetica, un’endoscopia o un prelievo. Per poter sottoporre pazienti particolarmente sensibili ad una qualsiasi procedura diagnostica è necessario effettuare una sedazione del paziente non collaborante, a volte anche con anestesie totali. Appare evidente l’importanza di dover quindi utilizzare un percorso ad hoc per questi pazienti che necessitano di un supporto medico particolare. Di fatto, le persone portatrici di gravi disabilità sono unicamente a carico della famiglia. Sono infatti le famiglie che devono intervenire a sostegno dei disabili non collaboranti sostenendoli sia sotto l’aspetto ‘fisico’, aiutandoli nella gestione quotidiana, che per quello economico. Con questa legge ci proponiamo di migliorare la qualità della vita del paziente e del suo contesto familiare, anche in ottemperanza alle disposizioni dettate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità“.