“È importante sostenere in maniera concreta l’azione di coloro che, esponendosi in prima persona, cercano di gestire la cosa pubblica secondo principi di legalità e trasparenza”
LECCE – Negli ultimi giorni abbiamo assistito a gravi episodi di intimidazione nei confronti delle Amministratori Comunali di Lecce, Campi Salentina e San Donato di Lecce. Minacce di morte e auto bruciate non rappresentano purtroppo una novità in una provincia che ormai conta ben 4 comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e numerose aziende sottoposte ad interdittiva antimafia. La criminalità organizzata cerca in maniera sistematica di condizionare l’operato di sindaci, assessori e funzionari pubblici, al fine di trarre illeciti profitti e consolidare la propria presenza nel territorio salentino. L’operazione antimafia “Final Blow”, condotta in settimana dalla Polizia di Stato, ci restituisce il quadro di una malavita profondamente radicata anche nel tessuto economico ed in possesso di ingenti risorse e significative relazioni.
Forte preoccupazione desta quanto accaduto a Lecce, le minacce ricevute dall’assessore Silvia Miglietta appaiono di particolare gravità in quanto legate alla gestione di un ambito critico come quello dell’edilizia popolare che, come dimostrano le cronache giudiziarie, è stato in un recente passato oggetto di pesanti infiltrazioni da parte della Sacra Corona Unita ed altri gruppi criminali.
Mentre la situazione di San Donato di Lecce sembra essersi risolta con l’arresto dei colpevoli, occorre mantenere alto il livello di attenzione su quanto accaduto nel comune di Campi Salentina, ai danni del sindaco Alfredo Fina, nella speranza che le Forze dell’Ordine facciano al più presto chiarezza sulle motivazioni alla base dei gesti intimidatori.
Libera Lecce, unendosi all’accorato appello dell’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia, intende esprimere piena solidarietà e vicinanza a tutti gli Amministratori Pubblici che hanno dovuto subire gesti intimidatori. Riteniamo di fondamentale importanza sostenere in maniera concreta l’azione di coloro che, esponendosi in prima persona, cercano di gestire la cosa pubblica secondo principi di legalità e trasparenza.