Il candidato di Senso Civico: “Da presidente riuscì ad affossare la Regione e la Sanità”
FOGGIA – “Raffaele Fitto bisognerebbe ricordarselo da presidente della Regione Puglia. Se tutti ricordassero cos’ha fatto, ci penserebbero più di una volta prima di votarlo. Fu lui ad aprire una voragine nei conti della Regione attivando un debito da 1 miliardo di euro. Per ripianare quella falla, bloccò le assunzioni nella macchina burocratica e nella sanità. Quei debiti li stiamo ancora pagando”. Ci va giù duro senza giri di parole Pino Lonigro, candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista “Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia“, a sostegno della rielezione del presidente Michele Emiliano.
“Fu ancora Fitto, nel 2004, a fare approvare una legge regionale per mandare in pensione centinaia di dipendenti e dirigenti regionali con 5 anni di anticipo. A tutti vennero accordate delle buonuscite, alcune arrivarono a 600mila euro. Complessivamente, furono regalati milioni e milioni di euro“, ha ricordato Pino Lonigro. “Quelle scelte determinano ancora oggi una carenza di personale. Fu sempre Fitto a mettere una pietra tombale sulla questione nuovo aeroporto a Foggia, decidendo di favorire Grottaglie a discapito del progetto Mezzanone. Se non fosse per Fitto, oggi avremmo un aeroporto utilizzabile anche per i cargo e disporremmo di una logistica capace di fare arrivare i nostri prodotti agroalimentari in ogni parte del mondo e in poche ore. Ed è stato sempre Fitto ad avviare il riordino della rete ospedaliera che ha agito come una mannaia sulle strutture ospedaliere della Capitanata. Con Fitto, non esisteva la rete del 118, mentre oggi il nostro servizio di emergenza-urgenza è uno dei migliori d’Italia e siamo riusciti anche a internalizzare i servizi. Queste cose bisogna ricordarsele”, ha aggiunto Lonigro. “Ecco perché l’esperienza ha più valore di qualsiasi altra cosa, perché è anche memoria oltre che conoscenza delle questioni”, ha spiegato il candidato di “Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia“.
“Votare Fitto significa tornare indietro di 20 anni e consegnare la Puglia agli interessi della Lega, forza egemone nel centrodestra. La Puglia, nonostante tutti i problemi su cui bisogna continuare a lavorare, è una regione-traino per il Sud. Una delle più dinamiche. Bisogna continuare a lavorare com’è stato fatto e con ancora più determinazione sull’innovazione, le giovani imprese, il capitale umano rappresentato da ragazze e ragazzi diplomati e laureati, ma anche su madri e padri di famiglia che vogliono rimettersi in carreggiata trovando un lavoro e potendo contare su un miglioramento dei servizi, un potenziamento del sistema degli asili e delle scuole materne, il sostegno al diritto alla casa. La Lega e il centrodestra guardano solo a consenso e potere per gestire posizioni di privilegio e penalizzare chi non ha le forze per andare avanti se a trionfare è la legge della giungla e quella del più forte, del più ricco, dei più arroganti“, ha concluso Pino Lonigro.
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