L’area destinataria della misura cautelare del sequestro preventivo, disposto dalla magistratura barese, che tra l’altro ricade nell’istituendo “Parco Naturale Regionale Costa Ripagnola”, è risultata di proprietà di due società che hanno commissionato la realizzazione di un giardino orto botanico. Nel fascicolo sono indagati i due amministratori delle ditte di Castellana Grotte e Locorotondo comproprietarie del suolo, e l’ex dirigente comunale che ha sottoscritto l’autorizzazione edilizia per la quale è già stata avviata la procedura di annullamento in autotutela dall’attuale dirigente dell’ufficio tecnico.
L'Opinionista © since 2008 - PugliaNews24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio notizie - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy - Facebook - X