Non a caso lo slogan scelto per caratterizzare l’edizione 2023 del Mercatino è “Il dettaglio che fa la differenza”: un principio che esprime alla perfezione l’idea e la filosofia stessa dell’appuntamento, che si è da sempre volutamente contaminato con quanto di più innovativo sia circolato nel mondo del vino, della ristorazione, dell’accoglienza, empre pronto ad alzare il livello culturale della sfida.
Ad attendere il popolo degli appassionati ci saranno dunque anche quest’anno la via della Gastronomia e la Piazza del Vino, la Via dei Presidi e delle Comunità del Cibo, le Vie dell’Olio, dei Dolci e degli Spiriti, l’Angolo del Caffè e la Piazzetta del Gelato, il Cibo di Strada, la Birra artigianale, il Fornello-Hostaria di Puglia (Noci), la Pasta Experience, il ritorno delle Masserie Didattiche, i nuovi appuntamenti con delle Tradizioni Innovative, il Gusto della poesia. il Mercatino Junior, i Gusto Lab, le Cene in Villa, il Salotto letterario, il Tirar Tardi, l’angolo “Santese Fashion”, e poi il Museo dei Selfie, i momenti musicali di Salento Jazz, Gusto Folk. Ma si potrà – soprattutto – immergersi integralmente nello spirito inimitabile del Mercatino, quel “dettaglio che fa la differenza” che rende l’appuntamento di Maglie, da ventiquattro anni a questa parte, capostipite pugliese delle manifestazioni legate al gusto, in tutti i sensi e con tutti i sensi. E quest’anno, dopo l’esperienza 2022 con la mostra “A tavola con Gio Ponti: gli angeli apparecchiano’’ – ideata per celebrare uno degli architetti più rappresentativi del genio italiano dal dopoguerra in poi – è in programma un bis d’eccezione: una mostra dedicata ad un altro personaggio top del design italiano, ovvero l’architetto veneziano Tobia Scarpa.
La mostra “Tobia Scarpa: design e gusto della tavola italiana”, nata grazie alla stretta collaborazione tra Il Mercatino del Gusto, il Polo biblio-museale di Lecce, la Presidenza del Consiglio della Regione Puglia e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Lecce e di Treviso, si terrà presso il Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, Curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti in collaborazione con lo Studio Scarpa, e verrà inaugurata dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
Obiettivo, raccontare la progettualità di uno dei più grandi architetti e designer italiani del ‘900 e la sua passione per la cultura del cibo e per la cultura del progetto. In mostra anche in questo caso – come avvenuto l’anno scorso con la produzione di Gio Ponti – gli oggetti di uso quotidiano progettati da Scarpa per rendere più affascinante, ma anche più funzionale l’atto del nutrirsi, dalle stoviglie ai tavoli da pranzo, dalle lampade alla posateria. Accanto agli oggetti saranno esposti anche gli schizzi preparatori e una libreria ricca di volumi e cataloghi, accompagnata da un’area riservata alla proiezione del documentario “L’anima segreta delle cose”, girato nel 2014, nel quale sono raccontati visivamente i concetti degli elaborati che il designer veneziano ha prodotto usando materiali diversissimi tra loro, dall’argento al marmo.
“Da 24 anni, sin dai nostri esordi, forse inconsapevolmente, abbiamo praticato una sorta di storytelling ante litteram dove la narrazione di un cibo, di un vino, di un territorio o di un artigiano è divenuta il filo conduttore, l’identità e la reputazione stessa del Mercatino, questione di dettagli. “In ogni cosa c’è un grande bisogno di ritornare all’essenzialità, che non vuol dire banalità”, spiegano gli organizzatori del Mercatino. “Lo abbiamo capito guardando quello che oggi accade nel mondo della gastronomia, ma soprattutto lo abbiamo ritrovato nel percorso progettuale e creativo di prestigiosi architetti e designer. Come nel caso di Gio Ponti e Tobia Scarpa: questi grandi artisti del “far accadere le idee” ci hanno insegnato che i dettagli non sono trascurabili ma, al contrario, fanno la differenza in ogni progetto di qualità”.
Il design come la gastronomia, infatti, “rappresentano l’arte e il processo di esprimere l’essenza, l’anima segreta delle materie prime. Come ogni anno c’è una parola chiave che il MDG utilizza come spunto per una riflessione sul futuro degli stili di vita, del gusto, del turismo e della sostenibilità globale e, in questa edizione, il focus è appunto sul valore strategico del significato da corrispondere al dettaglio. In tutti i campi: nel design come nella ristorazione, nell’architettura o nel rispetto della natura, nelle relazioni sociali così come nella comunicazione. Perché alla fine nel progettare il MDG, con molta modestia, abbiamo intuito che “la differenza tra qualcosa di buono e qualcosa di grande” sta proprio nella cura dei dettagli, anche quelli apparentemente più piccoli. In un abito, in un piatto, in un vino, in una masseria, in un ristorante o in un lido sono i particolari a rendere unica, ma anche universale un’idea e, quindi, un prodotto”.
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