ROMA – Si è appena conclusa la Web Convention di Meritocrazia Italia “Il Merito Nel Lavoro, una sfida necessaria”, organizzata con la partecipazione dei maggiori Sindacati Confederali CGIL, CIL e UIL, con i vertici nazionali di ANCE, CONFAPI E FISA e con i dirigenti apicali di Meritocrazia, sotto la moderazione del dott. Roberto Castaldo, direttore scientifico di C.R.E.A. (scuola di formazione politica di Meritocrazia) e del giornalista RAI dott. Attilio Romita.
L’evento, che ha registrato un seguito in diretta di oltre 10.000 utenti collegati, ha avuto un fortissimo impatto comunicativo, testimoniando il ritorno ad una logica dialettica e di confronto sereno, garbato e corretto, fatto sui contenuti e con finalità propositiva, in contrapposizione all’hate speach, allo slogan fine a se stesso ed alla costante lotta alla demonizzazione dell’avversario ed alla demolizione delle opposte iniziative.
Tantissimi i temi trattati, uniti da un file rouge cristallizzato nell’esigenza, rappresentata da tutti i relatori coinvolti, di valorizzare gli spunti di trattazione sistemica offerti nel Progetto Italia elaborato da Meritocrazia, per ripartire da una visione programmatica ed innovativa delle possibili soluzioni di rilancio del Paese.
L’apertura dei lavori è stata affidata alla prof.ssa Alessia Fachechi (Coordinatrice Nazionale Dipartimenti di Meritocrazia Italia), la quale ha immediatamente evidenziato come “… il compito dello Stato è cercare di creare delle nuove opportunità. Deve essere favorita l’inclusione lavorativa e occupazione in un ambito di riforma più ampio e con un piano di investimenti più ragionevole e ragionato. Bisogna rilanciare la formazione, rivedere il sistema fiscale, favorire lo sviluppo infrastrutturale e redistribuire le risorse per garantire un nuovo equilibrio. Deve acquisirsi un nuovo approccio al lavoro ed alla flessibilità del lavoro sganciata dalla precarietà.”
L’impianto delle proposte contenute nel Progetto Italia 1 e nel Progetto Italia 2 è stato quindi illustrato dall’avv. Paolo Patrizio (Vice Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia), il quale ha sottolineato come “… la corrente situazione del mercato del lavoro e gli andamenti previsionali impongono di calibrare ogni intervento di riforma su obiettivi di riequilibrio, perché appare chiarissimo il disallineamento tra prospettive di occupazione e reale disoccupazione, tra comparto privato e pubblico impiego in termini di possibilità lavorative e tutele, tra sistemi produttivi ed attivi e sistemi meramente assistenzialistici a corta gittata, tra diritto alla stabilità del lavoro e diritto all’opportunità di lavoro, tra normativa nazionale e comunitaria…”.
E’ quindi intervenuta la dott.ssa Tania Scacchetti, Segretario Confederale CGIL, la quale ha evidenziato come sia necessario “… Rifuggire da logiche assistenzialistiche e creare lavoro, questa deve essere la funzione dello Stato: generare economia per generare occupazione in un patto sociale condiviso … ”, cui ha fatto eco il dott. Proietti (Segretario Confederale UIL) il quale ha sottolineato come “.. Bisogna valorizzare il lavoro ed il merito nel lavoro. Abbiamo tutti gli elementi per tornare ad essere competitivi, e la P.A può essere un volano, ma non come è strutturata attualmente. Ci vuole un patto per l’Italia, una idea di Paese in cui ognuno deve dare il proprio contributo” .
E’ stata quindi la volta del dott. Edoardo Bianchi (vice Presidente Associazione Nazionale Costruttori Edili) il quale ha sottolineato come “Bisogna uscire dal rapporto tra privato e pubblico simile a quello tra suddito e sovrano, in cui ogni onere è sempre del suddito, e non è possibile partire da una presunzione di colpevolezza del privato. E’ necessario un intervento dello Stato non necessariamente in tutti i settori, ma almeno in quelli strategici …” , mentre il dott. Francesco Napoli (vice Presidente Nazionale CONFAPI) ha evidenziato come “Lentezza, sprechi, burocrazia e la giustizia civile, da me definita l’ammazza imprese, sono grossi problemi del Paese. E’ necessaria la meritocrazia, che da tempo vive tempi difficili. E’ pregevole l’obbiettivo dell’associazione Meritocrazia Italia che pone alla base di tutto il merito, perchè il principale motivo dell’ emigrazione di massa, della fuga dei giovani è proprio la mancanza di meritocrazia. L’Italia non tornerà a crescere finché non darà valore al merito…”, cui ha fatto seguito il pregevole intervento del dott. Cuccello Andrea (Segretario Nazionale Confederale CISL) per puntualizzare come “Uno Stato che non rinnova il contratto nazionale ai pubblici dipendenti crea un danno ed è di cattivo esempio anche per il settore privato … Il Fondo Nuove Competenza è una grande opportunità e questo è l’asset in cui ci dobbiamo muovere …” .
L’evento è stato, quindi, concluso dall’intervento del Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello, il quale ha evidenziato come “… “In Italia è giunto il momento di ripartire dalla progettazione, programmazione e visione lungimirante. E’ questa l’ora di creare una nuova Carta del Lavoro condivisa, che valorizzi nuove garanzie, diritti e prospettive occupazionali da parte dello Stato, perchè il rischio che aumentino disordini e conflitti sociali, in mancanza di un intervento incisivo, è assolutamente reale ed elevato ed un Paese come il nostro non può permetterlo, auspicando l’instaurazione di un proficuo rapporto di collaborazione con le Parti sociali per dare impulso alle tante proposte emerse nel corso del contesto odierno”.
Il Webinar è stato registrato, e sarà possibile rivederlo sulla pagina Facebook di Meritocrazia Italia: “l’Italia che Merita”.