FOGGIA – Mustapha e Uwugiahen si occuperanno della movimentazione dei fascicoli negli uffici al terzo piano della Procura di Foggia. Abdelkader e Landaverde saranno impiegati nell’ufficio Tiap (Trattamento Informatico Atti Processuali) ed archivio. Vengono dalla Nigeria, da El Salvador, dal Marocco. Quattro uomini ed una donna. Tutti e quattro stanno lentamente provando a costruirsi un futuro migliore rispetto alla vita che facevano nei loro Paesi. Un futuro fatto di speranza e di opportunità, lontani da violenze, miserie e persecuzioni. Perché girare per gli uffici, stare a contatto con gli altri “colleghi”, movimentare faldoni e fascicoli vuol dire innanzitutto creare contatti, relazioni, senso di comunità e di appartenenza allo Stato italiano.
Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno, rallentata solo dall’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19, anche quest’anno la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e la cooperativa sociale Medtraining ripropongono attività di tirocinio formativo ed educativo riservate ai migranti accolti in alcuni progetti “SIPROIMI – Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati” della provincia di Foggia (Orsara di Puglia, Apricena, Poggio Imperiale, Candela). Al fine di favorire la realizzazione di percorsi educativi e di integrazione dei migranti attraverso lo svolgimento di attività lavorative in favore della collettività, che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione e diano sostegno alla prevenzione e al superamento delle cause di conflitto sociale, da ieri mattina è quindi ripartita una nuova fase di sperimentazione di tirocini formativi presso l’ufficio della Procura della Repubblica che coinvolgono quattro cittadini stranieri.
Gli stessi, regolarmente presenti sul territorio nazionale ed ospitati presso le strutture gestite dalla cooperativa sociale Medtraining alle quali è affidata la gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela dei migranti nell’ambito del “SIPROIMI”, dopo adeguata formazione, svolgeranno attività manuali tipiche del profilo dell’ausiliario, quali movimentazioni dei fascicoli, smaltimento atti e archivio, ed altre attività dello stesso tipo, offrendo un importante supporto all’Ufficio di Procura da tempo afflitto da carenza di personale in organico. L’attività di inserimento lavorativo – fortemente voluta e realizzata grazie alla disponibilità del Procuratore Capo, Ludovico Vaccaro, e del cancelliere e tutor del progetto, Roberto Ginese – non prevede alcun tipo di onere economico a carico della Procura della Repubblica o del Ministero della Giustizia. Il progetto di tirocinio ha una durata di tre mesi.
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