Molfetta: pregiudicato ucciso con un colpo alla testa, il nipote confessa l’omicidio

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CarabinieriMOLFETTA (BARI) – Era in pigiama quando il killer lo ha inseguito e gli ha sparato un colpo di pistola alla testa nell’androne della sua casa a Molfetta. Antonio Andriani, di 54 anni, con precedenti penali, ferito l’altra sera poco dopo mezzanotte, è stato soccorso e ricoverato in gravissime condizioni nel Policlinico di Bari dove è stato operato durante la notte, ma non ce l’ha fatta.

Per lui è stata dichiarata la morte cerebrale. Sul posto dell’agguato i carabinieri hanno recuperato un’ogiva e un bossolo calibro 22. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il fatto che Andriani indossasse il pigiama fa supporre che conoscesse il suo o i suoi sicari. Sembra, inoltre, che prima del ferimento Andriani sia stato rincorso, stando ai rumori uditi dai vicini.

E’ stato poi fermato il presunto assassino. Si tratta di un 43enne, di Molfetta, nipote della vittima. All’origine dell’omicidio ci sarebbero continue vessazioni che l’omicida avrebbe subito per futili motivi. L’uomo, incensurato, ha confessato all’una della notte scorsa, dopo un interrogatorio fiume, di aver ucciso lo zio di sua moglie.

Andriani avrebbe rubato al nipote le reti da pesca, umiliandolo più volte, e avrebbe minacciato di forargli gli pneumatici dell’auto. Proprio poco prima dell’omicidio, il 43enne avrebbe trovato gli pneumatici della sua auto forati, decidendo di vendicarsi. Ha quindi raggiunto la casa dello zio accompagnato dalla moglie, che non immaginava che il marito si recasse a casa del parente per ucciderlo. Accusato di omicidio premeditato, ha detto di essersi procurato per caso la pistola in campagna.