Oggi, venerdì 27 e sabato 28 ottobre la Cittadella degli Artisti di Molfetta ospiterà due serate all’insegna del teatro, con un focus sul rapporto che esso ha con il mondo aziendale e con uno spettacolo su Giustina Rocca, la prima avvocatessa della storia, figura importante e rivoluzionaria per la sua epoca. Alle ore 18.30 del 27 ottobre, presso il Foyer della Cittadella degli Artisti, un momento di incontro sul tema Teatro in azienda, in collaborazione con la società Fincons Group al quale interverranno, oltre ad Anna Maria Delzotti Moretti e Marco Grossi, anche Augusto Masiello, Presidente della Cooperativa Kismet e Vicepresidente di Teatri di Bari, Carlo Bruni, Direttore Artistico e regista, e ancora Vincenzo Cipriano, Direttore TRIC – Teatri di Bari e Presidente dello Spettacolo dal vivo AGIS Puglia e Basilicata. La moderazione dell’incontro sarà affidata all’attore William Volpicella. Seguirà, alle 20,15, Musica Infinita, un evento a cura di Fincons Group con la regia di Anna Maria Delzotti e la consulenza artistica di Marco Grossi.
Il festival proseguirà poi il 28 ottobre, alle 21, con lo spettacolo La rocca di Giustina. Con testo e regia di Arianna Gambaccini, la pièce vedrà in scena Elisabetta Aloia, Arianna Gambaccini e Maria Elena Germinario. Le luci saranno a cura di Gianluigi Carbonara per una produzione Marluna Teatro – progetto Giustina Rocca. Cosa collega il lavoro delle parche Cloto, Lachesi e Atropo (coloro che tessono, reggono la rocca e tagliano il filo della vita umana) con Giustina Rocca, prima avvocata d’Italia? Giustina, (in realtà inconsapevole incarnazione della parca Lachesi, scappata dall’ Olimpo per ribellarsi alla vita in cui l’ha costretta Zeus), la notte tra il 7 e l’8 aprile del 1500 è consumata da un dilemma: andare a prendere la benedizione del doge a Venezia e diventare ambasciatrice per la città di Trani, o scegliere le vesti di arbitro per sentenziare un lodo che vede due suoi nipoti in causa. La Rocca di Giustina è la sintesi dell’incontro tra Archetipo mitologico e la Storia e narra di come, alle volte, la storia venga scritta in maniera inconsapevole dalle sue Protagoniste. Queste ultime, col piglio tipico universale della concretezza del fare femminile “colei che crea”, aggiustano il presente decretando legge sul futuro.
Chi sono per noi i Santi? Cosa rappresentano per noi oggi? Cosa sappiamo delle loro storie? Dall’indagine su questi interrogativi nasce La Festa d’Ognissanti, che la Compagnia Malalingua presenterà, domenica 29 ottobre, con una prima replica in programma alle 17,30 e una seconda alle 20, in Piazza Odegitria, alla Chiesa di San Giacomo – Santa Marta, la Chiesa di Santa Chiara – Santa Lucia, la Chiesa di San Giovanni Crisostomo – San Nicola e la Chiesa del Gesù – San Giuseppe da Copertino. Un percorso che partirà da piazza Odegitria 4, davanti alla sede di Slowtravels. Una pièce teatrale itinerante con la regia di Marco Grossi, le scene di Riccardo Mastrapasqua, le luci di Claudio de Robertis, la grafica di Davide Petruzzella.
I Santi sono innanzitutto esseri umani che hanno attraversato un personale travaglio spirituale e, spesso, anche fisico, uomini e donne al limite, che hanno saputo attingere al profondo della loro umanità per allacciarsi a quel filo impalpabile ed eterno che congiunge l’umano al divino. Le loro sono storie di uomini e di donne grandiosi nella loro semplicità, punti di riferimento e modelli da conoscere, studiare e seguire. Chi conosce la storia di Santa Lucia, di San Nicola, di San Giuseppe da Copertino e di tanti altri santi il cui nome ci appare familiare ma nulla più? L’intento dello spettacolo è proprio quello di risvegliare la conoscenza di questi antichi modelli, di questi esseri umani, uomini prima che santi, uomini nel loro rapporto con la vita e con la spiritualità, con tutte le loro paure e le loro contraddizioni. L’approccio scelto è quello al confine tra sacro e profano, ironico e appassionato, tipico di una festa paesana. Annunciati da un improbabile banditore, i Santi irromperanno sulla scena sul loro carrozzone agghindato di luminarie, accompagnati dal suono di una fanfara. Consapevoli dell’importanza del marketing e della comunicazione in una società in continua evoluzione, verranno a promuoversi, a promuovere il loro ricordo, a raccontarci le loro storie, la loro versione dei fatti. Con ironia e trasporto si sveleranno agli spettatori chiedendo in cambio solo la luce flebile ed eterna di una candela, perché il ricordo possa continuare a brillare.
La Festa d’Ognissanti è uno spettacolo itinerante ed interattivo. Dopo l’irruzione di tutti i personaggi in una scena corale, ogni Santo raggiungerà la sua postazione, il suo luogo deputato e saranno gli spettatori a scegliere di volta in volta a quale Santo “votarsi”, quale storia ascoltare, stabilendo il proprio percorso. Il racconto della Cattedrale e del percorso è a cura di Pasquale Ruggieri copywriter, storyteller e pubblicitario, di Slowtravels.it, nata nel 2019 che si avvale della collaborazione di guide turistiche abilitate, storici dell’arte, artisti, giornalisti, letterati e organizza tour di Storia Emozionale. Lo spettacolo itinerante prevede, inoltre, la collaborazione della Banda Bassa Musica città di Molfetta.
Per info e prenotazioni contattare i numeri 3518528404 – 3400520166 e/o scrivere una mail a info.malalingua@gmail.com.
Tutte le informazioni sul sito: http://www.associazionemalalingua.it/tramecontemporanee
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