Racconta, con rassegnato cinismo, le follie e le nevrosi della nostra società Daniela Baldassarra nel monologo di stand up comedy inserito nel cartellone della Stagione di prosa “OPS! L’imprevisto diventa spettacolo”.
Gli espansivi, le romanticone, le chat delle mamme, le eredità, il matrimonio, il Natale, la sessualità, tutto viene messo alla berlina con uno snervante disincanto che in sottofondo nasconde il desiderio di un ritorno ai sentimenti e alle relazioni profonde. Daniela Baldassarra si allontana solo apparentemente dalle tematiche relative al femminismo e all’emancipazione femminile, che in realtà trovano l’espressione ideale proprio nella stand up comedy, la forma di comicità più sfrontata e libera. Allenare il pubblico alla libertà d’espressione delle donne significa disintossicarlo dagli stereotipi perché, come diceva Michela Murgia “di tutte le cose che le donne possono fare, parlare è ancora considerata la più sovversiva”.
“OPS! L’imprevisto diventa spettacolo”, la Stagione di prosa 2025 del Teatro Comunale di Galatone, è diretta dalla cooperativa Ventinovenove, vincitrice della manifestazione di interesse promossa dal Comune di Galatone, e da Zero Nove Nove in collaborazione con il Comune di Galatone e Puglia Culture e il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare e di Legacoop Puglia.
La direzione artistica è affidata a Mary Negro e Gabriele Polimeno della cooperativa Ventinovenove e a Giuseppe Bortone di Zero Nove Nove. OPS! propone un calendario di appuntamenti, che si arricchirà nei prossimi mesi, frutto della collaborazione con diverse realtà artistiche e culturali del territorio. Non solo teatro di prosa ma anche musica, letteratura, incontri di formazione, dibattiti, laboratori, mostre ed esposizioni per una programmazione che, oltre alle sale del Teatro Comunale, si estende ad altri luoghi appartenenti alla comunità galatonese, come il giardino e l’atrio del Palazzo Marchesale e il centro storico e coinvolge un pubblico di tutte le età.
Il cartellone 2025 in particolare prende il nome dalla parola greca OPS che significa occhio ed è desinenza della parola Glaukopis, “Dea dai lucenti occhi di civetta”, riferita a Minerva-Atena, dea della sapienza e delle arti il cui animale totem è la civetta. Ma OPS! È anche l’errore inteso come l’imprevisto che scatena l’urgenza, l’innesco alla necessità di trovare la domanda giusta al momento giusto. È l’istante di consapevolezza antecedente un processo d’apprendimento dinamico in cui da ogni risposta ottenuta si genera un’ulteriore domanda che richiede a sua volta una risposta.
Info e prenotazioni: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com; www.29nove.com
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