Monitoraggio ambientale, il punto della situazione a Barletta

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Cannito, “La città è controllata costantemente in tutte le sue matrici”

BARLETTA – Il giorno 10 aprile scorso è stato firmato il contratto di appalto per l’installazione di 19 piezometri che si andranno ad aggiungere ai 22 già esistenti e che saranno utilizzati per il campionamento delle acque di falda. Tale intervenoi rientra nel Piano di monitoraggio della falda nell’area industriale di Barletta e sarà eseguio dall’A.t.i. (Associazione temporanea di imprese) Geo Gav Srl, per un importo di 161.101 euro oltre iva. Nella giornata di giovedì prossimo sarà effettuato, da parte della ditta aggiudicataria, d’intesa con il Settore Ambiente del comune di Barletta, un sopralluogo propedeutico alla consegna e inizio dei lavori. Da quel momento in poi, il tempo utile per l’installazione e per tutte le attività di monitoraggio è fissato in 240 giorni.

L’intervento consentirà di realizzare la seconda fase della campagna di monitoraggio ambientale della falda acquifera nella zona individuata, che andrà a integrare quella già eseguita nell’ambito del Protocollo d’Intesa approvato con deliberazione di giunta regionale numero 2033/2015, “per la realizzazione di un monitoraggio ambientale nel territorio della Città di Barletta, tra Provincia di Barletta Andria Trani e Regione Puglia, Comune di Barletta, Arpa Puglia, Asl Bat e CNR – IRSA”. La suddetta campagna prevede, mediante i piezometri, una rigorosa indagine con analisi chimico – fisiche e microbiologiche; l’analisi del terreno di superficie (topsoil) e la realizzazione di una sperimentazione di tecniche di bonifica, a cura di CNR – IRSA, che andranno a risanare le contaminazioni riscontrate già sulla base della prima fase di monitoraggio, con l’auspicio di riuscire a individuare l’origine e causa della contaminazione delle acque di falda e del suolo.

Situazione Timac. E’ utile informare la cittadinanza che all’interno dello stabilimento Timac, nell’ambito del Progetto di messa in sicurezza operativo (Miso) dello stesso, sono in funzione otto piezometri, uno dei quali è un Poc, lo 02 (Punto operativo di controllo per la conformità dei dati derivanti dalle analisi delle acque di prelievo), che avrebbe dovuto essere installato nel complesso “Approdo” e che, come stabilito nell’ambito della conferenza di servizi presso il Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio della Regione Puglia, Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche, è divenuto invece operativo nella Timac. Inoltre, in ottemperanza a quanto stabilito il 7 febbraio scorso sempre dalla conferenza di servizi in Regione, sono previsti ulteriori nove piezometri superficiali, da collocare sullo strato argilloso, operazione che Timac conferma avere già eseguito. La conferenza di servizi del 22 marzo scorso, invece, ha stabilito, fra le altre cose, la quantità di acqua che dovrà essere prelevata (emungimento) per poi essere trattata e reimmessa in falda. Timac dovrà presentare un progetto relativo alla portata dell’emungimento e alla reiniezione in falda delle acque sotterranee trattate.

Questione POC 01. Il comune di Barletta ha chiesto a Timac, che deve installare il POC 01, la cui funzione sarà quella di verificare la qualità delle acque reimmesse in falda, quando sarà pronta per farlo. Deve essere installato su terreno di proprietà comunale nella disponibilità della ditta SICI, nella zona a valle dello stabilimento. Il settore Ambiente del comune di Barletta ha chiesto a Timac la data di installazione del POC 01. La Timac ha comunicato che tali operazioni si svolgeranno tra il 7 e il 9 maggio prossimi.Tutto questo al fine di emettere un decreto di accesso su suolo ove collocare il piezometro.

Tornando ai 19 nuovi piezometri, essi saranno collocati secondo una ubicazione concordata con Cnr – Irsa e cioè due in corrispondenza di altrettanti impluvi, altri due lungo la linea di costa a valle di alcune contaminazioni riscontrate; altri due a monte dell’area da valutare, diversi quelli collocati all’interno dell’area della Buzzi Unicem e lungo il perimetro sud e ovest della stessa area.

Considerati, dunque, i nuovi piezometri, quelli già realizzati e attivi, i piezometri e i punti di rilevazione e analisi per il piano di messa in sicurezza operativo di Timac, a ridosso della zona industriale di Barletta ci sono oltre 50 punti di monitoraggio di suolo, sottosuolo e falda. In generale, per quanto attiene le politiche ambientali messe in campo, esse impegnano l’Amministrazione comunale, su tutti l’assessorato all’Ambiente, in una intensa attività di controllo continuo e a tutti i livelli, con una campagna di monitoraggio dell’aria per la quale alle due centraline già insistenti sul territorio urbano, quella fissa di via Casardi e quella mobile nei pressi del centro commerciale, si è aggiunta un’altra centralina mobile, attualmente collocata presso il parcheggio del complesso Colosseo in procinto di essere spostata; è inoltre prossimo a essere sottoscritto il protocollo d’intesa fra comune di Barletta, Isde, Asl, associazioni ambientaliste, Ordine dei medici per il biomonitoraggio delle unghie dei bambini; è previsto quello del latte materno e si è dato impulso alla volontà di operare nella direzione della strategia Plastic free, a cominciare da due progetti che riguardano il recupero in mare della plastica e uno studio sulle micro e macro plastiche che CNR – IRSA sta portando avanti sull’Ofanto.

Barletta è una città controllata e monitorata costantemente dal punto di vista ambientale – hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero – ed è come se fosse sotto una lente d’ingrandimento, ma è importante altresì che i cittadini siano informati di tutto quanto messo in campo a tutela dell’ambiente medesimo e della salute pubblica e, a tal proposito, sarà a breve organizzato un incontro pubblico per fare il punto sulle tematiche e questioni ambientali della città”.