Monitoraggio ambientale, mozione di Trevisi

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“A distanza di un anno giunta ancor aimmobile”

antonio trevisiLECCE – “A distanza di un anno dall’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale della mozione del M5S che impegna la Giunta regionale a potenziare i sistemi di monitoraggio ambientale sul territorio, niente è ancora stato fatto. Ancora una volta siamo costretti a denunciare il totale immobilismo del governo”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi, primo firmatario di quella mozione, che ora presenterà un’interrogazione indirizzata al presidente Emiliano per sapere per quale motivo non sia ancora stato realizzato lo studio per migliorare il monitoraggio delle fonti inquinanti e non siano state implementate le tecnologie per risalire con certezza alle cause dell’inquinamento, come richiesto dalla mozione.

La mozione era nata dalle segnalazioni dei cittadini di Arnesano, Campi Salentina, Monopoli – spiega Trevisi – preoccupati per lo sforamento dei dati di emissione nei propri territori. Nel Salento il tasso di decessi per tumori è elevatissimo, la causa è senza dubbio l’inquinamento. Per comprendere la gravità del fenomeno – continua il consigliere pentastellato – è necessario specificare che si parla di un numero di casi di tumori ai polmoni e alle vie urinarie per gli uomini e alla mammella per le donne. Se fosse stato dato un seguito concreto alla mozione avremmo potuto individuare con certezza le fonti inquinanti, e di conseguenza inchiodare i responsabili”.
La mozione impegna la Regione all’attuazione delle misure individuate nello studio tramite l’idoneo posizionamento e/o potenziamento delle centraline di rilevamento atmosferico e mediante regolari campionamenti del suolo, sottosuolo e delle acque di risulta degli impianti in questione, nonché nelle falde acquifere sottostanti.

I dati epidemiologici nella nostra regione sono estremamente preoccupanti – conclude Trevisi – e la Giunta continua a non affrontare la questione. Ci chiediamo perché non sia stato dato mandato all’Arpa di effettuare i monitoraggi richiesti e cosa si aspetti ancora a farlo. La salute dei cittadini non può aspettare i comodi della politica”.