Monopoli, il 6 dicembre Valentina Picello in “Anna Cappelli”

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Per la stagione 2024/25 del Teatro Radar Claudio Tolcachir mette in scena “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello

MONOPOLI – Venerdì 6 dicembre 2024, alle ore 21.00, al Teatro Radar di Monopoli il secondo appuntamento della stagione teatrale 2024/25, “Attraversamenti” a cura di Teresa Ludovico. Claudio Tolcachir, giovane regista già affermato a livello internazionale, mette in scena “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello, maestro della drammaturgia del secondo Novecento. Lo spettacolo è una coproduzione Teatri di Bari con Carnezzeria e Fondazione Teatro di Roma, in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per RAM.

Valentina Picello rinnova il sodalizio artistico con uno tra i più innovativi drammaturghi e registi della scena contemporanea, l’argentino Claudio Tolcachir. Una scena che affaccia sulle macerie – anche materiali – di una vicenda che continuamente ritesse se stessa, indagando il ruolo della donna nel nostro tempo.

Un testo che indaga sul ruolo della donna nel tempo. L’indipendenza, la prospettiva di futuro, la solitudine, la mancanza di mezzi e di risorse. Con umorismo pungente e assurdo questa pièce ci conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Commovente e imbarazzante allo stesso tempo. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori. Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti. Claudio Tolcachir

La scena affaccia sulle macerie di una vicenda che continuamente ritesse se stessa, «in un vago altrove, tra il Vero e l’immaginario» dove – nelle parole di Nathaniel Hawthorne – «possono entrare gli spettri senza terrorizzarci»; dove «una forma amata un tempo ma ora scomparsa, se ne sta lì […] con un aspetto che ci lascia incerti a dubitare se stia tornando da molto lontano o se non si sia mai veramente staccata dal suo posto accanto al nostro fuoco». Nel progetto scenografico per Anna Cappelli, la materializzazione di un passato traumatico ricompone in modo frammentario e assurdo l’apparizione di ciò che è andato perduto, riconoscendo al ricordo la legittimità di plasmare anche ciò che potrebbe non essere mai davvero esistito. Cosimo Ferrigolo

ANNA CAPPELLI
Una produzione di Carnezzeria | Teatri di Bari | Teatro Argentina – Teatro di Roma in collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per RAM
di Annibale Ruccello
regia Claudio Tolcachir
con Valentina Picello
scena Cosimo Ferrigolo
luci Fabio Bozzetta