Monopoli, domani il recital «Sulle ali del Concerto»

8

Nella chiesa del Sacro Cuore di Monopoli Ad ApuliAntiqua il «Concerto» nella versione per due tastiere con  Antonia Nardone (organo) e Luigi Loré (pianoforte)

MONOPOLI – Suonare alternativamente due strumenti a tastiera era una pratica comune tra il Sedicesimo e il Diciassettesimo secolo, prima che venisse introdotto un unico strumento solista accanto all’orchestra. Prassi che Antonia Nardone all’organo e Luigi Lorè al pianoforte ripropongono in una sorta di «duello» esibendosi per il festival itinerante ApuliAntiqua diretto da Giovanni Rota per l’associazione Sentieri Armonici, sabato 12 ottobre (ore 20) nella chiesa del Sacro Cuore di Monopoli, grazie alla cortese ospitalità del parroco Gianluca Dibello.

I due musicisti, protagonisti del recital «Sulle ali del Concerto», metteranno in mostra le proprie abilità attraverso una combinazione di passaggi virtuosistici e cantabili eseguendo brani più o meno antichi, e molto particolari, accanto ad un autore moderno, Mirko Ballico, classe 1976, musicista poliedrico e dalle competenze interdisciplinari, con otto secoli di musica organistica nel proprio repertorio esecutivo, ma anche raffinato compositore. Di Ballico si ascolteranno il Concerto nuziale previsto in apertura e il Concerto sopra il corale «O Haupt voll Blut und Wunden».

Inoltre, il programma include il Concierto I di Pedro José Blanco, compositore, organista e arpista spagnolo vissuto tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento del quale il pezzo previsto, concepito per due organi e in un unico tempo, venne riscoperto nel 1957 assieme ad altri manoscritti dello stesso autore nell’archivio musicale di Ciudad Rodrigo.

Musicista coevo di Blanco fu il tedesco Johannes Ludwig Krebs, del quale si ascolterà l’«Allegro» del Concerto in la minore originariamente scritto per due clavicembali, prima di toccare l’universo di Giuseppe Verdi con il finale dall’«Aida» nella trascrizione per due organi fatta durante l’Ottocento da Francesco Canneti, musicista vicentino di sei anni più anziano del Cigno di Busseto.

E più o meno nello stesso periodo si rimarrà con il brano di chiusura, il Salmo Svizzero (Der Schweizerpsalm) composto nel 1841 su un testo di Leonhard Widmer dal monaco cistercense del monastero di Wettingen, Alberich Zwyssig, il quale scelse l’inno della Messa «Diligam te Domine» («Voglio amarti, Signore») composto nel 1835 per una celebrazione dell’insediamento parrocchiale nella chiesa del villaggio di Wettingen.

Un brano particolarmente caro ad Antonia Nardone, che ha studiato non solo in Italia, ma anche in Svizzera, a Basilea e Zurigo, dove peraltro insegna. Durante gli studi ha, inoltre, frequentato numerosi corsi di perfezionamento in entrambi gli strumenti, si è esibita in Italia e in Europa ed ha partecipato a diversi concorsi nazionali, vincendo diversi premi. Tra l’altro, Antonia Nardone è Kirchenmusikerin nella Evangelisch-reformierte Kirchgemeinde di Zurigo, città nella quale è docente di pianoforte della Musikschule di Erlenbach, ed insegna pure al Klavier-Institut Frédéric Chopin di Basilea.

A sua volta, Luigi Lorè, musicista con un’intensa attività concertistica internazionale, insegna direzione di coro, sempre in Svizzera, dov’è Kirchenmusiker della Pfarrei St. Mauritius Engstringen di Zurigo e della Evangelisch-Reformierte Kirchegemeinde di Cham, oltre ad essere Konzertverantworter della Katholische Kirchgemeinde St. Josef di Affoltern am Albis e docente di pianoforte, come Antonia Nardone, del Klavier-Institut Frédéric Chopin di Basilea.

Per l’acquisto dei biglietti www.apuliantiqua.events. Info 335.1477513 – apuliantiqua@gmail.com