Dopo aver appurato che i lavori in corso, autorizzati dal Comune di Monopoli e dalla Città Metropolitana di Bari, erano finalizzati ad eseguire un intervento di messa in sicurezza e ripristino dell’agibilità del costone a seguito del crollo della falesia avvenuto nel febbraio dello scorso anno, la Guardia costiera ha constatato che nel realizzare un piano di manovra per mezzi pesanti (un escavatore cingolato e una ruspa gommata) si stava operando un getto in mare di frammenti di roccia sedimentaria calcarea di piccole dimensioni “in palese difformità – spiegano gli investigatori – rispetto a tutte le prescrizioni imposte dagli enti locali che, invece, avevano previsto la posa di massi di grandi dimensioni al fine di evitare l’intorbidimento dell’acqua e consentire una rimozione più agevole degli stessi al termine dei lavori”.
Il titolare della società committente, il direttore dei lavori e il titolare della ditta esecutrice sono stati denunciati, mentre i mezzi meccanici utilizzati sono stati sequestrati come lo specchio acqueo interessato.
L'Opinionista © since 2008 - PugliaNews24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio notizie - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy - Facebook - X