Inaugurazione sabato 19 ottobre alle ore 18.30
FOGGIA – Giovanni Frangi (Milano, 1959) presenta per la prima volta alla Galleria Contemporanea di Foggia una mostra personale di opere su carta con inaugurazione sabato 19 ottobre 2019 alle ore 18.30.
Nipote di Giovanni Testori, che ne ha incoraggiato e sollecitato il talento fin dagli esordi, si è distinto dalla metà degli anni ottanta come uno dei talenti migliori che hanno fatto del ritorno alla pittura la propria cifra espressiva, confluendo nell’Officina Milanese assieme a Luca Pignatelli, Velasco Vitali ed Alessandro Papetti.
La mostra, prima raccolta significativa in terra pugliese, indaga attraverso una traiettoria temporale di oltre quindici anni fino al 2019, la capacità di restituire la molteplicità sensoriale della natura attraverso la pittura su carta abbracciando i cicli più rilevanti degli ultimi anni, compresi i celebri View Master e Giardini Pubblici, presentati alla Galleria Poggiali di Firenze ed al Mart, Museo di Arte contemporanea, di Rovereto.
Bacini, fiumi, ghiacciai, vedute di isole, fondali marini, giardini pubblici, vitigni colti con prospettive a volo d’uccello sono restituiti secondo un dispositivo capace di rendere protagonista il segno ed il colore, talora materico, talora rarefatto.
Giovanni Frangi ha nel tempo affiancato la prospettiva bidimensionale della tela e della carta a quella invasiva di interventi volti a creare un vero e proprio ambiente praticabile: nel 2004 presso le scuderie della celebre Villa Panza a Biumo alle porte di Varese, prende vita Nobu at Elba, un’opera composta da quattro grandissime tele dipinte e da una ventina di sculture in gommapiuma. Una luce illumina la scena a intervalli regolari per dare l’emozione di una notte vicino a un corso d’acqua in un ambiente disabitato, così come nel 2006, per la terza personale alla Galleria Poggiali, presenta View Master, un diorama naturale fatto di gommapiuma che si può solo spiare solo da un buco.
Nel 2011 è invitato a partecipare alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia ed espone a Milano al Museo Diocesano dove riprende la mostra romana La règle du jeu ampliandola con quattro dipinti. A Villa Manin a Passariano di Codroipo in Straziante, meravigliosa bellezza del creato, di ispirazione pasoliniana, raccoglie in undici stanze alcuni lavori realizzati dal 2006 al 2011 in una sequenza poetica. Una sorta di antologica e di verifica degli anni recenti per cui dai Cieli si passa ai Fondi del mare, da Vallemosso ai Paraventi, dal View-master a Pasadena… Successivamente allestisce Albatros alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini di Siracusa, con dipinti sospesi come stendardi.
Tra il 2014 e il 2015 espone Lotteria Farnese, una monumentale installazione di venti stendardi sorretti da strutture autoportanti, nella Sala della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Nel 2016 una serie di opere su carta viene presentata in Settembre, all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, riaffermando ancora una volta la centralità del lavoro su carta nella poetica dell’artista milanese.