E’ il risultato di un progetto di controllo della qualità delle uve
BARI – E’ un Rosso Puglia IGT vendemmia 2018 e nasce come conclusione e coronamento di un “Progetto Qualità” promosso dalla “Cantina Luca Gentile” in collaborazione con “Vinifare Wine Consulting” per la scorsa campagna viti-vinicola. Le uve che ne compongono il blend provengono da vigneti selezionati – collocati nei comuni di Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle – appartenenti ad alcuni soci conferitori della cooperativa Gentile che hanno aderito a tale “Progetto”. Si tratta di vitigni a bacca nera tra quelli più rappresentativi del territorio delle Murge come la Malvasia, il Merlot, il Primitivo.
Il progetto Qualità è partito un anno fa dalla consapevolezza che per ottenere un grande vino è necessario disporre di grandi uve. Una ricerca meticolosa della qualità è iniziata da questo assunto. La scelta dei grappoli migliori è stata determinata dalla conoscenza del loro contenuto in soluti e del relativo accumulo durante la maturazione. Per garantirsi un frutto di alta qualità, i vigneti sono stati sottoposti, nei vari mesi del loro ciclo vegetativo, a una gestione idrica che si rifà al metodo analitico di Barr e Weatherley; il controllo delle infezioni di Botritys sp è stato operato con metodi predittivi. Le uve sono state accuratamente selezionate per il loro corredo polifenolico e il contenuto di soluti attraverso il metodo Glories. Prima della raccolta sono stati effettuati campionamenti periodici degli acini destinati a degustazioni secondo il metodo ICV. Per la determinazione di tali parametri la cantina si è avvalsa di circa 3000 controlli analitici, di 20 paramentri controllati su 30 ettari vitati di 20 viticoltori coinvolti nello studio. Questi numeri hanno portato a un solo grande vino.
Ma perché 100 ACINI? Ci risponde Vincenzo Gentile, presidente dell’omonima cooperativa: “100 ACINI é la quantità di bacche usate per l’analisi di maturità tecnologica e polifenolica delle uve. Solo dopo aver effettuato molteplici controlli analitici – oltre che degli acini – anche dei suoli e delle foglie, siamo arrivati a una selezione accurata e maniacale dei frutti migliori per l’ottenimento di questo vino. Una vera e propria “caccia alla qualità” nel variegato universo dei nostri vigneti“.
Risultato: un rosso rubino intenso con riflessi porpora. Naso intenso e complesso con note fruttate di mora, prugna e marasca, sentori speziati di vaniglia, cioccolato e caffè. Grande corpo, denso. In bocca ottimo equilibrio tra la sensazione pseudo-calorica e l’acidità. Tannino vellutato, notevole persistenza. Da apprezzare subito o destinare a invecchiamenti anche lunghi. Perfetto con piatti strutturati, con carni rosse, formaggi di media e lunga stagionatura.
In etichetta il simbolo di una bilancia, strumento fondamentale durante le operazioni analitiche: “sono stati pesati gli acini per la determinazione della maturità tecnologica delle uve ma anche le foglie al fine di misurare il contenuto idrico relativo e gestire così la vigoria della pianta” – dichiara Teodosio D’Apolito, enologo e responsabile del Progetto Qualità.
Il vino verrà ufficialmente presentato alla stampa lunedì 10 giugno, presso la sede di Cantina Gentile, in via Grumo 1 a Cassano delle Murge, in un evento in cui saranno illustrate tutte le fasi del Progetto Qualità e che culminerà con la degustazione guidata del vino 100 ACINI.
CANTINA GENTILE
Il 2 febbraio 1960 un gruppo di 25 agricoltori coordinati dal dott. Luca Gentile decise di unirsi in cooperativa allo scopo di valorizzare le uve locali. Nacque così, in una zona a ridosso della Murgia barese, la cantina Sociale di Cassano Murge, oggi intitolata al suo fondatore e lungimirante presidente per oltre un trentennio.
Attualmente lo stabilimento che sorge su di un’area di 8.000 mq. circa, accoglie l’uva anche di comuni limitrofi da circa 500 soci vitivinicoltori, e ha una potenzialità di lavorazione di 6.000.000 di kg di uve e una capacità di stoccaggio di vini di lt. 5.450.000.
La cooperativa conta attualmente 400 soci viticoltori che conferiscono annualmente circa 60000 quintali di pregiate uve da vino. Nella lavorazione delle uve vengono usate moderne tecniche di vinificazione con controllo delle temperature di fermentazione, la cantina è dotata di una moderna linea di imbottigliamento. La maggior parte dei vigneti dei propri soci sorgono in zona D.O.C. “Gioia del Colle” dell’omonimo “Primitivo” varietà tipica autoctona.