Ogni anno dal 2011 il 17 novembre la manifestazione (World Prematury Day) viene celebrata in più di 60 paesi con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità.
Quest’anno la UOC – Unità operativa complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Bari diretta dal professor Nicola Laforgia, in collaborazione con il Comune di Bari, la Città metropolitana e le associazioni No. P.A.I.N. – Noi per aiutare i neonati, i Folletti Laboriosi e Libri su misura, organizza una festa aperta alla città che si svolgerà nel colonnato del palazzo ex Provincia, sul lungomare Nazario Sauro, dalle ore 18 alle 21 di giovedì prossimo, 17 novembre.
“Obiettivo dell’iniziativa – ha spiegato Nicola Laforgia nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo di Città – è ritrovarsi insieme per festeggiare e per far conoscere alla città il mondo dei piccoli prematuri, una realtà poco nota e molto complessa che riguarda moltissime famiglie che vivono, insieme ai medici e agli infermieri, l’esperienza di una nascita anticipata. Ciò che ci preme, nel lavoro quotidiano e delicato nel reparto di Neonatologia, è ragionare, non solo in termini di cure mediche e di necessario supporto terapeutico, ma anche in termini di accoglienza e di sostegno ai familiari dei piccoli, che si trovano ad affrontare le incognite e le emozioni di un percorso che spesso ha un esito felice, ma non sempre. La medicina infatti non è una scienza esatta, e quello che si deve chiedere a un medico è di fare tutto il possibile per il bene dei suoi pazienti, sapendo però che l’esito non è scontato.
È fondamentale, però, che le famiglie dei nostri piccoli pazienti sentano intorno a sé un ambiente positivo, e questo non potrebbe avvenire senza il contributo di associazioni che sono al nostro fianco. Penso a No. P.A.I.N., ai Folletti laboriosi e a Libri su misura, che in questi anni hanno contribuito a rendere il reparto di Neonatologia del Policnico uno spazio più accogliente e più bello ricordandoci, con la gratuità del loro impegno, la bellezza del nostro lavoro, pur tra mille difficoltà. Ringrazio anche il direttore Dattoli, con il quale stiamo pensando di allestire nuovi posti letto per i familiari dei piccoli degenti costretti a lunghi ricoveri. Giovedì prossimo, giornata mondiale del nato pretermine, la torre del palazzo ex Provincia sarà illuminata di viola, il colore associato in tutto i mondo ai nati prematuri, mentre il colonnato dello stesso Palazzo sarà aperto non solo alle famiglie che hanno vissuto questa esperienza, ama anche a tutti coloro i quali vorranno condividere un momento di festa e di comunità. Quel giorno sarà con noi una bambina che è diventata la nostra mascotte: una piccola di 400 grammi, che era arrivata a 280 grammi, il cui percorso di crescita fisica e neurologica è andato per il meglio. Sarà lei la star della serata”.
“La nostra associazione riunisce persone che hanno vissuto l’esperienza di neonati prematuri – ha detto l’avvocato Annamaria Nisio Colfati, presidente di No. P.A.I.N. – con tutto quello che significa in termini di emozioni e paure. Quando le mie due gemelle erano ricoverate nel reparto di Neonatologia ricordo un’incredibile alternanza di stati d’animo – gioia, dolore, angoscia – per affrontare i quali è necessario avere intorno a sé, insieme agli affetti più cari, un’equipe di medici e infermieri capaci di accompagnarti e di sostenerti. Per questo siamo impegnati a promuovere iniziative a sostegno dei reparti di neonatologia degli ospedali baresi, e per questo sosteniamo la formazione dei giovani medici con una borsa di studio intitolata alla professoressa Mautone, che per molti anni ha diretto il reparto di Neonatologia del Policlinico. Il prossimo 17 novembre saremo al fianco del professor Laforgia, dei medici, degli infermieri e delle famiglie per celebrare questa giornata nel migliore dei modi, mentre continueremo ad assicurare il nostro impegno nel sostegno alle cure dei nati prematuri”.
“La Neonatologia è uno dei migliori reparti della nostra azienda ospedaliera – ha proseguito il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli -. Il Policlinico di Bari è una struttura grande e complessa, che accoglie ogni giorno circa 17mila persone e tenta di rispondere non solo alla domanda di salute che proviene dal territorio ma anche ai bisogni di tutti coloro i quali per diverse ragioni si trovano a frequentare le nostre strutture. Per questo, grazie anche al lavoro delle 72 associazioni che a vario titolo collaborano con noi per cercare di alleviare la permanenza dei degenti e delle loro famiglie, il Policlinico appare sempre più come una città nella città, e ringrazio il Comune e la Città metropolitana per il loro sostegno in occasione di questa iniziativa pensata per far conoscere il mondo della prematurità”.
“Siamo abituati a lavorare dietro le quinte – ha aggiunto Angelamaria Contento dell’associazione di volontariato I Folletti Laboriosi – e a dare il nostro contributo per portare un sorriso ai bimbi meno fortunati e alle loro famiglie. Il nostro scopo è sensibilizzare e condividere, imparare la bellezza del donarsi agli altri. Ci vuole poco per far felici gli altri, e la nostra in questi 4 anni è diventata una grande famiglia, i cui membri sono non solo i componenti dell’associazione ma anche i medici e gli infermieri del reparto di Neonatologia, le famiglie che abbiamo conosciuto in questo tempo, quelle fortunate e quelle che invece hanno vissuto il dramma di perdere un neonato. Abbiamo bisogno di far conoscere questa realtà che è una realtà difficile, capace però di regalare grandi emozioni e valori importanti”.
“A nome dell’amministrazione comunale ringrazio Nicola Laforgia e Vitangelo Dattoli – ha concluso l’assessore alle culture Silvio Maselli – che con questa iniziativa ci distolgono dal susseguirsi alienante delle nostre attività quotidiane illuminando temi e realtà che parlano di medicina e di scienza ma soprattutto di amore e di una diversa sensibilità alle ragioni della vita. Perché, spesso non ci pensiamo, la vita sfugge all’idea che esistano assi cardinali predefiniti per percorrere strade molto più tortuose e difficili, come sanno perfettamente Nicola Laforgia, i suoi collaboratori e chiunque abbia avuto l’esperienza della prematurità. Un neonato che nasce pretermine deve lottare per vivere e per crescere sano, e la UOC di Neonatologia e Terapia intensiva del nostro Policlinico è il luogo dove si fa il possibile e l’impossibile perché i prematuri possano farcela. Per questo, per festeggiare tutti i bimbi che ce l’hanno fatta e far sentire accolti anche coloro i quali hanno vissuto il dramma di una perdita, è importante ritrovarci il 17 novembre per stare insieme e accendere una luce su una realtà che tocca molte più persone di quante non immagineremmo”.
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