No a nuovi mega impianti sui terreni agricoli

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Trevisi (M5S): “Puntare sulle comunità dell’energia e sul reddito energetico”

LECCE – “È assolutamente irrazionale utilizzare i terreni agricoli per installare mega impianti fotovoltaici, mentre dovremmo valorizzarli per sostenere e incentivare la produzione agricola”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi, che esprime sostegno alla battaglia di alcuni sindaci salentini, tra cui quello di Corigliano D’Otranto Dina Manti, per opporsi alla realizzazione di mega impianti su terreni a vocazione agricola.

Da sempre – continua il pentastellato – sosteniamo la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma non può essere fatta a spese della nostra meravigliosa terra. Abbiamo enormi superfici da sfruttare sui tetti delle case, sui capannoni industriali e sui parcheggi per poter installare questi impianti. Le fonti devono essere utilizzate a vantaggio dei cittadini attraverso un modello di energia distribuita, per far sì che i benefici prodotti riguardino le intere comunità e non vadano a vantaggio dei soli speculatori che utilizzano un modello centralizzato di produzione dell’energia. Personalmente mi sono impegnato in questo senso presentando due proposte di legge, approvate all’unanimità in Consiglio, che hanno fatto diventare la Puglia una delle regioni all’avanguardia per un modello di generazione distribuita basato sulla produzione di fonti pulite, integrate architettonicamente sulle costruzioni esistenti. Oltre a queste norme già finanziate dalla Regione vi sono ulteriori contributi a livello statale come quelli previsti dalla cosiddetta norma Fraccaro. Dal 2020 al 2024 infatti saranno assegnati ai Comuni 500 milioni di euro l’anno come contributi per investimenti in materia di opere pubbliche per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica, il risparmio energetico degli edifici pubblici, compresi quelli di edilizia residenziale, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Risorse che vanno nella stessa direzione del reddito energetico e delle comunità energetiche”.