NOICATTARO – Dal 10 al 12 settembre a Noicàttaro la piazza Umberto I è pronta ad accogliere la quarta edizione di NoJazz, rassegna organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Noicàttaro, con la collaborazione anche quest’anno di Bass Culture srl. Una tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna dei grandi protagonisti della musica jazz, tra ricerca e contaminazioni con altre sonorità.
Sul palcoscenico si alterneranno noti autori del panorama musicale come il famoso trombettista Fabrizio Bosso che, con il suo esplosivo quartetto, rende omaggio a Steve Wonder; a seguire Sergio Cammariere Quartet in concerto con “Una sola giornata”; chiude la rassegna nojana la pianista e compositrice Rita Marcotulli con una performance in piano solo.
“Con il direttore artistico Vitino Laudadio e con il partner tecnico Bass Culture abbiamo, anche per quest’anno, scelto artisti dai progetti innovativi le cui sonorità, differenti tra loro, parlano alcuni dei numerosi linguaggi di questo straordinario genere musicale. Da quattro anni, infatti, il NoJazz ha intrapreso un percorso teso a portare a Noicàttaro musica jazz di calibro nazionale.
Non solo, il NoJazz ha avuto, quale effetto collaterale positivo, anche quello di catalizzare l’attenzione di altri appassionati e professionisti del genere: per questo, intendiamo metteremo a frutto tale interesse con ulteriori appuntamenti nei prossimi mesi. Eventi “off” che immaginiamo possano diventare anche spazio per future sperimentazioni”, dichiara l’assessora allo Sviluppo del Territorio Germana Pignatelli.
La rassegna nojana inaugura martedì 10 settembre ore 21 con Fabrizio Bosso, che insieme al suo quartetto, rende omaggio al genio musicale di Stevie Wonder, uno degli artisti più iconici di tutti i tempi. L’energia e la vitalità che caratterizzano lo stile inconfondibile di Stevie Wonder, la forza espressiva delle sue più celebri ballad, insieme alla tecnica e al lirismo unico della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di ciascun musicista del quartetto, sono tutti elementi che rendono unico e irripetibile questo concerto.
Il repertorio prevede alcune delle canzoni più significative di Wonder, attingendo a un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni sessanta fino all’ultima pubblicazione del 2004: Another star, Isn’t she Lovely, My Cherie Amour, ma anche Sir Duke e Moon Blue sono solo alcuni dei brani che verranno interpretati dal vivo. Non mancherà ovviamente Overjoyed, recentemente pubblicato come singolo su tutte le piattaforme digitali e che anticipa il nuovo album in uscita a settembre per Warner Music.
Il viaggio musicale prosegue mercoledì 11 settembre ore 21 con il Sergio Cammariere Quartet per la presentazione dell’ultimo album dal titolo “Una sola giornata”. Uno spettacolo che rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’artista in una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini intrecciati a calde atmosfere bossanova. Ogni suo concerto è una straordinaria avventura in cui è possibile assistere a una performance sempre mutevole e diversa.
Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature. Le suggestioni del pianoforte aprono la strada ad un ritmo incalzante contaminato di venature latine. Sergio Cammariere è da sempre attento alla ricerca di nuove sonorità. La sua sensibile versatilità ne fa un artista a tutto tondo in grado di spaziare dalla musica classica al jazz, dai ritmi sudamericani alle atmosfere progressive con il suo pianoforte che è quasi un prolungamento del suo essere.
La serata conclusiva di Nojazz è in programma giovedì 12 settembre ore 21 con la straordinaria Rita Marcotulli in piano solo. Conosciuta e apprezzata a livello internazionale per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare, è sicuramente una delle figure più autorevoli della scena jazz italiana. La sua fonte di ispirazione è vasta e include anche influenze dalla musica brasiliana, africana e indiana. Il piano solo di Rita Marcotulli è un viaggio immaginario. Lo stesso prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo. Composizioni originali ma anche suggerite dalle emozioni del momento con una buona parte di improvvisazione.
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