Lo rendono noto gli assessori Galasso e Tedesco
BARI – Gli assessori ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, e all’Urbanistica, Carla Tedesco, rendono noto che il ministero della Difesa ha acconsentito alla cessione delle due aree di pertinenza degli alloggi interni all’area della ex Caserma Rossani. Si tratta degli spazi laterali, estesi circa 470 metri quadrati, che si affacciano su via Giulio Petroni e che saranno funzionali alla realizzazione dei percorsi del grande parco urbano pubblico che sorgerà all’interno dell’area.
Pertanto, nei prossimi giorni si procederà con la stipula di un contratto di permuta tra amministrazione comunale e l’Agenzia del Demanio, che costituirà titolo per il trasferimento definitivo delle aree al Comune di Bari.
“L’autorizzazione del demanio militare è fondamentale – ha spiegato Giuseppe Galasso – perché ci consentirà di realizzare tutti gli interventi necessari ad attivare l’accesso al parco urbano nella ex Caserma Rossani anche da via Giulio Petroni, attraverso due sbocchi alle estremità dell’edificio di proprietà del ministero della Difesa che ospita 12 alloggi. Significa che i cittadini potranno attraversare gli spazi pubblici da una parte all’altra, a vantaggio anche di maggiori condizioni di sicurezza per tutti. Si tratta di un obiettivo fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ed è per questo motivo che siamo profondamente soddisfatti: in questo modo, infatti, possiamo far sì che il parco venga vissuto a 360 gradi da tutti. Peraltro, se non avessimo concluso questo accordo, avremmo dovuto interdire alla fruizione e alla circolazione dei cittadini una grande porzione del futuro parco urbano”.
“È una gran bella notizia per tutti – ha dichiarato Carla Tedesco – perché ora potremo procedere con il progetto esecutivo relativo alla realizzazione del grande parco urbano nell’area della ex Caserma Rossani. La cessione di queste due porzioni, che rientrano ancora nella proprietà del Demanio militare, consentirà la permeabilità trasversale del futuro parco, così come emerso durante il percorso partecipativo Ri-Accordi urbani”.