Nel quarto trimestre 2020 il costo medio era pari a 159.095 euro. Crescono percentualmente gli acquisti di immobili in provincia
MILANO – Qual è stato l’impatto del Covid-19 sul mercato degli immobili residenziali in Puglia? Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it la pandemia sembra aver ridotto il valore medio degli immobili oggetto di mutuo o, quantomeno, la capacità di spesa degli aspiranti mutuatari che hanno cercato di comprare casa nella regione; analizzando un campione* di oltre 16 mila pratiche di richiesta di finanziamento i due comparatori hanno scoperto come nel corso del quarto trimestre 2020 il valore medio degli immobili oggetto di mutuo sia diminuito del 2,2% rispetto all’anno prima, stabilizzandosi a 159.095 euro.
Dato preoccupante se si considera che nel primo semestre 2020 i valori registrati in Puglia erano rimasti positivi e solo nella seconda parte dell’anno si sono viste le conseguenze della pandemia; il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, nello specifico, è calato dell’1,6% nel terzo trimestre 2020 e addirittura del 2,2% nel quarto, quello caratterizzato dal secondo lockdown e relative restrizioni. Elemento poco rassicurante, soprattutto alla luce del fatto che il 2021, almeno per buona parte, sarà ancora caratterizzato da una situazione complessa dal punto di vista sanitario ed economico.
«Il calo del valore degli immobili oggetto di compravendita è legato a diversi fattori, ma due in particolare hanno avuto un ruolo importante», spiega Ivano Cresto, responsabile BU mutui di Facile.it «Da un lato, la decisione di molti proprietari – specialmente nelle grandi città – di mettere in vendita immobili di piccolo taglio che, prima del Covid, erano destinati all’affitto di studenti, turisti o viaggiatori d’affari; dall’altro il rallentamento delle transazioni causato in parte dalle limitazioni imposte con il lockdown e in parte dalla situazione di incertezza economica.».
Per una corretta lettura del fenomeno, però, va considerato che i valori medi sono progressivamente calati anche perché in tanti, dopo l’esperienza del primo lockdown, hanno cercato case più ampie e con spazi all’aperto, in zone periferiche o nelle province, dove il costo al mq degli immobili è mediamente più contenuto.
Questo spostamento è confermato anche dagli ultimi numeri sul mercato immobiliare diffusi dell’Agenzia delle Entrate dai quali emerge chiaramente come, nel corso del terzo trimestre 2020, alcune delle principali aree pugliesi abbiano visto un aumento significativo del peso percentuale degli immobili acquistati in provincia.
A Lecce, ad esempio, nel terzo trimestre 2020 l’83% degli acquisti residenziali è stato fatto fuori dal capoluogo (era il 79% nel terzo trimestre 2019), a Foggia il 79% (era il 75% nel 2019) e a Brindisi il 77% (era il 75%). Unica eccezione è Bari, area dove il peso percentuale degli acquisti di immobili fuori dal capoluogo è sceso al 77% (erano il 79% nel 2019).
Ma quali sono i valori medi dei mutui richiesti nelle diverse province della Puglia?
Secondo i dati del comparatore nel 2020 chi ha chiesto un finanziamento ad un istituto di credito in regione ha cercato di ottenere, in media, poco più di 114.400 euro.
Guardando ai dati su base provinciale emerge che gli importi medi più alti sono stati chiesti dagli aspiranti mutuatari di Bari, che in media hanno cercato di ottenere dalla banca 127.267 euro. Seguono nella graduatoria regionale i richiedenti di Barletta-Andria-Trani, che hanno chiesto, sempre in media, 115.965 euro.
Valori sotto la media regionale per gli aspiranti mutuatari di Foggia (109.405 euro) e Taranto (106.989 euro).
Chiudono la graduatoria pugliese i richiedenti mutuo della provincia di Lecce, che hanno presentato domanda di finanziamento per importi medi pari a 104.559 euro e Brindisi (104.018 euro).
«Il calo del valore medio degli immobili in vendita», spiega ancora Cresto «non deve essere visto necessariamente come una condizione negativa; questo elemento, unito all’andamento dei tassi di interesse dei mutui, che dovrebbero rimanere ai minimi ancora a lungo, potrebbe in realtà rappresentare una opportunità incredibile per i futuri proprietari ed uno stimolo per il mercato in generale».
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