In Puglia sono oltre 162.000 le persone vive dopo una diagnosi di cancro e il numero stimato di nuove diagnosi nel 2016 è di circa 22.000
Con oltre 162.000persone vive dopo una diagnosi di cancro e un’incidenza di circa 22.000 nuovi casi l’anno, la Puglia è una Regione che, storicamente, vive l’impatto di questa patologia con particolare attenzione e dedizione.
Anche questo nuovo Intergruppo consiliare è stato voluto e raggiunto da Salute Donna onlus, un’Associazione di pazienti oncologici che da 3 anni, insieme ad altre 14 Associazioni pazienti, una Commissione Tecnico-Scientifica, un Intergruppo di circa 80 parlamentari nazionali e Intergruppi consiliari regionali, porta avanti il progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha come obiettivo primario di contribuire al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, caratterizzate da ritardi e gravi disparità a livello regionale.
«La creazione di un Intergruppo consiliare è un passo importante per la sanità regionale così come lo è per il nostro progetto»ha dichiarato Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus. «Siamo partiti dall’Intergruppo parlamentare a livello nazionale, ma visto che oggi la salute viene gestita comunque a livello regionale, ci sembra necessario andare nelle Regioni a parlare dei bisogni specifici dei pazienti. A questo proposito siamo consapevoli che in Puglia vi è una rilevante questione ambientale che aumenta l’incidenza dei tumori e sappiamo che la Regione sta lavorando da tempo a questa emergenza.Le priorità dell’Interguppo saranno sempre decise con gli specialisti, le Associazioni pazienti e i portatori di interesse presenti sul territorio».
L’Intergruppo consiliare sarà prima di tutto uno spazio ideale per il confronto fra i diversi attori del settore oncologico e porterà all’attenzione della Giunta i nodi gordiani della presa in carico e del trattamento dei pazienti: dall’attuazione della rete oncologica alla disponibilità dei farmaci oncologici innovativi, dai Protocolli Diagnostici Terapeutici alla migrazione sanitaria, epifenomeno dei nostri tempi che provoca disagi ai pazienti e ai famigliari e aggrava la situazione finanziaria del Fondo Sanitario Nazionale.
«La principale istanza riguarda l’attuazione della Rete oncologica pugliese, deliberata dalla Regione Puglia a gennaio ma per ora rimasta sulla carta» ha dichiarato Vito Lorusso, Direttore U.O.C. Oncologia Medica dell’Istituto Tumori G. Paolo II di Bari. «È urgente renderla operativa per dare a tutti i cittadini pugliesi residenti in Puglia le stesse opportunità diagnostico-terapeutiche, riducendo così il fenomeno della migrazione sanitaria, tuttora molto elevata. Molti pazienti con tumore vanno fuori Regione anche per la semplice chemioterapia, che è la voce di spesa più importante della Regione Puglia per quanto riguarda l’oncologia. Ciò significa che un sensibile numero di malati oncologici pugliesi ogni tre settimane si mette in viaggio per andare a Milano per fare la stessa chemioterapia che potrebbe fare altrettanto bene nella propria Regione, senza che sia stato informato delle grandi competenze e opportunità di cura presenti nella nostra Regione».
Il ruolo di pungolo dell’Intergruppo sarà reso più autorevole proprio dalla presenza e dalla partecipazione al dibattito degli oncologi regionali, che metteranno a disposizione le loro competenze per proporre percorsi e soluzioni al fine di migliorare i processi di offerta sanitaria per i pazienti.
«Nella nostra Regione molti operatori sanitari, oncologi e ematologi, lavorano per ottimizzare il percorso diagnostico e terapeutico dei pazienti oncologici» ha dichiarato Giorgina Specchia, Direttore U.O.C. Ematologia con Trapianto, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Bari. «Questa iniziativa può avere una ricaduta importante sul territorio per migliorare i progetti già in essere, rendendo più stretti i legami fra il cittadino, gli operatori sanitari e le Istituzioni regionali, che a loro volta dialogano con quelle nazionali. È importante che il cittadino pugliese sappia che le Istituzioni guardano con estrema attenzione ai suoi bisogni di cura e che gli vengano assicurate le stesse opportunità dei pazienti di altre Regioni».
«Gli Intergruppi regionali sono la sequenza ideale dell’Integruppo parlamentare nazionale, che nel 2016 ha consentito di indirizzare il tema del cancro al centro di riflessioni politiche nuove e davvero sorprendenti» ha concluso Annamaria Mancuso. «Gli atti di sindacato ispettivo e di indirizzo politico approvati dalle Assemblee di Camera e Senato sono stati di grande rilievo e hanno spinto le Istituzioni verso decisioni strategiche e di grande impatto per i pazienti oncologici».
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