Oncologi dell’Istituto Tumori di Bari riuniti per migliorare la formazione scientifica e discutere su accesso a test diagnostici biomolecolari
BARI – In Puglia si registrano ogni anno oltre 2.000 nuovi casi di tumore del polmone, considerato, anche per i ben noti motivi ambientali, una priorità sanitaria regionale. L’imminente attivazione della Rete oncologica regionale, operativa nei primi mesi del 2018, potrà meglio garantire, auspicano gli oncologi, un accesso uniforme a tutti i pazienti ai test di diagnosi biomolecolare e alle terapie innovative, indipendentemente dalle aree di residenza del paziente all’interno della Regione.
Per migliorare la comunicazione scientifica tra gli oncologi che si occupano di neoplasie polmonari e consentire che i pazienti possano usufruire delle migliori terapie l’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari Ospedale Oncologico ha organizzato ieri presso il Nicolaus Hotel Bari il Convegno “tALKing acROSs – NSCL ALK+ ROS1: il paziente al centro”. Un’occasione per favorire lo scambio di esperienze e condividere gli enormi progressi che in questi ultimi anni hanno portato alla scoperta di alcune anomalie molecolari che caratterizzano i tumori del polmone fino alla disponibilità di farmaci a bersaglio molecolare, come crizotinib, efficaci nei casi di tumori anche particolarmente aggressivi.