Sabato 2 aprile (ore 21 – ingresso 10 euro/ridotto 8 euro) sul palco del Teatro Comunale di Novoli, Anglisani sarà in scena con “Il Minotauro” di Gaetano Colella con le musiche Mirto Baliani per la regia di Maria Maglietta.
«Anni addietro ero stato colpito dalla lettura de Il Minotauro di Friedrich Dürrenmatt. Lo scrittore rinchiude il Minotauro in un labirinto di specchi, ma la moltitudine delle sue immagini riflesse lo fanno sentire ancora più solo», sottolinea Anglisani. «Quando arriva Teseo, il Minotauro è felice, ha finalmente trovato un “altro” diverso da sé, ma quando gli va incontro fiducioso, viene da Teseo pugnalato alle spalle. Nel racconto di Jorge Luis Borges Asterione, il Minotauro riesce ad uscire dal labirinto e camminare nel paese. Ma le reazioni della gente sono così violente che il Minotauro torna a rifugiarsi nella sua prigione, lì si sente al sicuro. Il labirinto è stato creato per difendere gli uomini dal Minotauro, ma anche per difendere il Minotauro dagli uomini. Il labirinto è il centro del nostro spettacolo, e il tema della “diversità” e delle paure che essa genera, ne è il cuore. Gaetano Colella ha immaginato un incontro tra il Minotauro e un Icaro ancora ragazzo», prosegue l’attore. «I due si incontrano grazie ad un pallone lanciato per sbaglio da Icaro nel labirinto. Quando prova a recuperarlo, vede per la prima volta “Il Mostro” di cui tutti hanno paura. Ma Icaro non fugge e giorno dopo giorno impara a conoscere quell’essere rinchiuso, ascolta i suoi racconti e ne diventa amico fino a tentare di difenderlo da Teseo venuto per ucciderlo».
«Il mio sodalizio artistico con Roberto dura da più di 30 anni, insieme abbiamo creato narrazioni molto diverse tra loro, partendo a volte da un testo letterario per trasformarlo in pura oralità, a volte da una semplice fiaba per arrivare a un grande racconto», racconta la regista Maria Maglietta. «Stavolta l’esperimento è nuovo, si parte da un testo scritto in forma poetica con tanto di rima. In questo caso allora il percorso creativo del narratore di storie deve fare i conti con una partitura, con un andamento ritmico tutto da scoprire ed esplorare. D’altra parte anche per una partitura musicale l’esito dipende dall’esecuzione dei musicisti che la interpretano. Il mio compito dunque sta nel guidare Roberto a trovare la sua esecuzione, il suo interiore ritmo narrativo, per far arrivare la magia della forma poetica, così che chi ascolta venga preso dalla storia, ma al contempo dall’armonia in cui la storia è inscritta. Il lavoro sulle immagini e il suono di Mirto Baliani contribuisce a rafforzare l’andamento narrativo del poema creando sensibili suggestioni e ulteriori visioni».
Domenica 3 aprile (ore 17:30 – ingresso 8/6 euro), per “Ci vuole un fiore – famiglie a teatro”, nell’Auditorium Santi a Trepuzzi, Anglisani proporrà, invece, “Topo Federico” (età consigliata – dai 4 anni). Lo spettacolo si basa su quattro storie del libro “Storie di Federico” di Leo Lionni, riscritte, ampliate e raccontate dall’attore. Le quattro storie vengono narrate da Federico, un piccolo topo, e che hanno in sé molti temi, tra cui la diversità, l’amicizia, la solidarietà, il coraggio. Nella prima storia, Federico ha il coraggio di non fare quello che fanno tutti. Ha il coraggio di disubbidire e di seguire la sua passione per i colori, per le parole, per i raggi di sole e per le storie. Tutte cose che agli altri topi sembrano inutili, perché ciò che importa è mettere da parte molto cibo. Ma con le sue storie Federico salverà gli amici da un inverno troppo lungo e freddo. Racconterà di un pesce che sogna di essere una rana e che per realizzare il suo sogno dovrà avere il coraggio di uscire dall’acqua. Racconterà di un piccolo pesciolino che dovrà combattere contro un grosso pesce affamato, ma il piccolo pesce ha cervello e coraggio e capirà che la sua impresa può essere portata a termine solo mettendosi insieme a tanti altri come lui. Racconterà l’amicizia di un topo con un topo giocattolo, del suo sogno di essere amato, che è disposto anche a rinunciare ai dolci e al formaggio per una carezza. E per fare questo un topo deve avere davvero coraggio!
La stagione proseguirà con Los Guardiola, duo di tangueri argentini dalla comicità sorprendente (10 aprile, nello Chapiteau di Novoli), Oscar De Summa con “L’ultima eredità” (23 aprile a Novoli), “La storia di Hansel e Gretel” della compagnia Crest, appuntamento finale di “Ci vuole un fiore – famiglie a teatro” (24 aprile), il duo Nardinocchi – Matcovich con “Arturo” (30 aprile a Trepuzzi), Sara Bevilacqua con il toccante “Stoc Ddo'” (7 maggio a Campi Salentina), e Salvatore Cosentino con “Addirittura padre” (14 maggio a Novoli).
Accesso agli spettacoli nel rispetto delle norme anticovid –
Super green pass (+12 anni) e mascherina ffp2
Info e prenotazioni: 3208607996 – 3290474358 – 3403129308
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