Domani presso piazza Castello sarà presentato il nuovo romanzo di Maria Francesca Mariano
COPERTINO – “La scialletta rossa – Una donna di mafia” è il titolo del nuovo romanzo di Maria Francesca Mariano, giudice di Corte d’assise e scrittrice, in presentazione domani (lunedì 25 luglio) alle 20.30 presso piazza Castello a Copertino, in un appuntamento organizzato dal Comune di Copertino in collaborazione con il Polo Museale della Puglia e il Castello stesso.
Il libro racconta la storia di una donna colta ed emancipata, a capo di un clan mafioso, che attraverso un complesso percorso interiore decide di compiere una scelta rivoluzionaria. L’incontro con una gatta semi-cieca e con un viandante straniero mettono in crisi un sistema malavitoso formato da regole rigide, omertose e violente, proponendo un modello alternativo di chiara e semplice umanità dove il valore della libertà splende come punto d’arrivo di redenzione personale.
Dialogano con l’autrice Vincenzo Scardia, presidente vicario della Corte d’Appello di Lecce e presidente della sezione distrettuale dell’Anm, Cataldo Motta, già procuratore della Repubblica di Lecce, Antonio De Donno, procuratore capo della Repubblica di Brindisi, Salvatore Cosentino, sostituto procuratore generale di Lecce e autore teatrale. Letture del testo a cura di Marco Antonio Romano.
Introduzione della serata a cura di Sandrina Schito, sindaco di Copertino, saluti di Pietro Copani, direttore del Castello; modera Mariarosa Rizzo, assessore alla Cultura del Comune di Copertino. “Siamo onorati di ospitare a Copertino l’ultimo romanzo della dottoressa Maria Francesca Mariano. Una storia drammatica, un racconto di redenzione interiore che è un viaggio verso la libertà in cui fanno da sfondo i colori, le musiche e la tradizione dei Sud, in cui i paesaggi interiori sono proiezioni di una terra, il Salento, belli e struggenti da far quasi male”, il commento della sindaca Schito. “ Eros e Thanatos – amore e morte – sono come sempre in lotta, e non c’è bene senza il male e non c’è notte senza risveglio. La forza dell’odio, la ferocia della vendetta sono simmetriche alla forza dell’amore, della musica, della bellezza: la danza, le note, diventano farmaco…. iatromusica. “La terra del rimorso” ritorna ancora in questi luoghi di stupore e bellezza che possono ancora far male. E poi c’è la tessitura della trama e del racconto, che sembra già la sceneggiatura di un film. Il libro avvince e avvolge, crea attese e suspense. Interessante sarà il dialogo con i relatori, ospiti d’eccezione”.