Gli incontri rientrano tra le attività previste nell’ambito della Mostra Internazionale “Donne Resistenti” voluta dall’Amministrazione ed esposta nelle stesse sale fino a venerdì 3 maggio.
Questo il programma degli incontri:
Venerdì 5 aprile alle ore 18:00 “Fascismo e colonialismo italiano tra falsi miti e luoghi comuni.” Francesco Filippi presenta il libro “Noi però gli abbiamo fatto le strade. Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnistie”.
Introduce Massimiliano di Modugno della sezione ANPI di Ruvo di Puglia.
Martedì 16 aprile alle ore 18:00, in occasione del Centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, Giovanni Capurso presenta il libro ‘La passione e le idee. La Puglia antifascista da Giuseppe Di Vagno a Giacomo Matteotti’.
L’autore dialogherà sul tema con Vito Antonio Liuzzi presidente di IPSAIC.
Martedì 23 aprile, alle ore 18:00. “Ottant’anni dall’8 settembre 1943, dal ruolo del Mezzogiorno agli internati militari italiani”. Pasquale B. Trizio presenta il libro “1943 guerra e Liberazione” di Pasquale Martino, Pasquale B. Trizio e Pasquale Doria.
L’incontro sarà arricchito dalla presentazione a cura di Vincenzo Colaprice della ricerca sugli internati militari ruvesi con testimonianze inedite.
Modera la direttrice del sistema museale di Ruvo di Puglia Teresa De Francesco.
Proseguono intanto, accompagnate da un ottimo riscontro di interesse, le visite guidate alla mostra fotografica e documentale “Donne Resistenti”. Sono numerose le scuole che stanno visitando la mostra, provenienti da diversi comuni del nord barese e della BAT.
“Il successo della mostra – ha detto l’assessora alla Cultura Monica Filograno – conferma la bontà della nostra intuizione: è necessario alimentare l’interesse sulla storia della nostra democrazia soprattutto tra le nuove generazioni che in questa mostra dall’altissimo valore culturale, giunta a Ruvo dopo tappe in altre nazioni europee, trovano racconti di una parte di storia che non è facilmente presente sui manuali scolastici.
È la storia del protagonismo femminile e della costruzione della libertà e della democrazia nella quale noi oggi viviamo.
La nostra città ha infatti importanti e profonde radici antifasciste ed è nostro compito fare in modo che le nuove generazioni le conoscano e le riconoscano.”
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