Con i Radiodervish e l’Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento OLES
BARI – Si terrà sabato 3 ottobre, nel cortile del Redentore, alle ore 21, l’ultimo appuntamento di “Bari in Jazz”, il festival musicale metropolitano organizzato dal centro interculturale Abusuan che ha attraversato la stagione estiva proponendo concerti a Fasano, Monopoli, Alberobello e Bari. Proprio nel capoluogo pugliese la rassegna musicale, giunta alla sua sedicesima edizione, è tornata nel 2020 dopo un’assenza di quattro anni.
Per la conclusione del cartellone di quest’anno saliranno sul palco i Radiodervish, storica formazione barese nata dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro che dal 1997 canta storie appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente. La musica dei Radiodervish trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle molteplici tradizioni, raffinate e popolari, del Mediterraneo.
Sabato sarà l’occasione per presentare al pubblico l’ultimo progetto, “Classica – Radiodervish e Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES”, uno spettacolo che fonde le sonorità delle due realtà musicali, etnoworld e classico sinfonico, fino a creare una preziosa e originale proposta artistica sulle tracce di un programma costituito da una selezione di brani tratti dal repertorio dei Radiodervish e da alcune cover di cantautori pugliesi – “Amara terra mia” di Domenico Modugno e “Il lamento dei mendicanti” di Matteo Salvatore.
“Bari in jazz è forse il ritorno più gradito di questa estate in città – commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci – ed è questa la ragione per cui abbiamo fortemente voluto che uno degli appuntamenti della Festa del Mare fosse dedicato proprio a questa storica rassegna, nata e cresciuta proprio nel capoluogo pugliese grazie alla passione e alla professionalità di Koblan Amissah. Il concerto dei Radiodervish al Redentore chiude in bellezza questa sedicesima edizione del festival jazz“.
I Radiodervish – Nabil Salameh, voce; Michele Lobaccaro, chitarra e basso; Alessandro Pipino, tastiere e fisarmonica; Pippo Ark D’Ambrosio, batteria e percussioni – saranno accompagnati per l’occasione dai 12 elementi dell’Orchestra d’archi OLES.
Tutte le informazioni sono disponibili a questo link.