“Grazie al piano di riordino sta diventando un contenitore vuoto”
LECCE – “Mentre la politica regionale e locale tace, presente solo nelle passerelle elettorali dal primo dicembre si avrà per l’Ospedale Melli di San Pietro Vernotico il blocco dei ricoveri in pneumologia e si perderanno contemporaneamente gli ambulatori annessi compreso quello per la broncoscopia. Questa è la “buona sanità” pugliese di cui parla il Presidente Emiliano”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Antonio Trevisi, Gianluca Bozzetti, Mario Conca e Marco Galante che fanno sapere di aver inviato lo scorso 30 ottobre una richiesta di accesso agli atti al Comune di San Pietro Vernotico per avere a disposizione le delibere e gli atti amministrativi inerenti l’Ospedale Ninetto Melli a decorrere dal Testamento sino al passaggio delle proprietà dalla Fondazione all’Azienda unità sanitaria locale BR1. Richiesta a cui ancora oggi non si è avuta ancora alcuna risposta.
“Nel frattempo – incalzano i consiglieri cinquestelle – il Melli , come previsto dal DM 70. è ormai diventato un contenitore vuoto senza alcuna idea di programmazione o riqualificazione. La psichiatria ha ridotto i posti letto ad 8 per mancanza di dirigenti medici. Gli ambulatori distrettuali non sono stati potenziati, anzi, i day service diabetologici e reumatologici sono stati chiusi, inoltre è stato chiuso l’ambulatorio di ecocolordoppler. La cardiologia ha liste d’attesa di oltre un anno, la senologia a liste di attesa, senza priorità, di oltre un anno. Dal comitato cittadino “Salviamo il Ninetto Melli” – continuano Trevisi, Bozzetti, Conca e Galante – fanno sapere che non vi è stato un aumento delle ore sugli ambulatori specialistici, non vi è stata integrazione con l’Ospedale Territorio e non vi sono strutture o servizi intermedi in grado di assicurare l’opportuna continuità assistenziale”
I pentastellati ricordano di essersi sempre esposti in Consiglio Regionale contro le politiche di Emiliano sulla sanità e contro un piano di riordino che tagliava posti letto e chiudeva ospedali senza tener conto di liste d’attesa e dati epidemiologici.
“Nulla di concreto – concludono – si vede anche dall’Agenzia Strategica Regionale per la Salute e il Sociale (Aress) creata dalla Giunta Regionale Emiliano per supportare le strutture dell’Asl di Brindisi. Ad oggi non si vede nessuna attivazione o implementazione dei servizi territoriali e anche nel pronto soccorso del Perrino la situazione è al collasso con frequenti episodi di malasanità. Purtroppo come al solito – concludono – siamo fermi ai proclami”.