“Stasera sono in vena”, il 15 marzo al TaTÀ di Taranto

0

Per la stagione “Periferie” del Crest il dolore dell’anima in una storia di dipendenza dalle droghe negli anni Ottanta, raccontata da Oscar De Summa, con le musiche suonate dal vivo da un trio guidato da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò

TARANTO – Il Sud, la periferia e l’eroina s’incrociano pericolosamente e poeticamente in “Stasera sono in vena”, il pluripremiato spettacolo musicale dell’attore, drammaturgo e regista brindisino (trapiantato a Bologna) Oscar De Summa, che in questa sua creazione affronta anche in chiave autobiografica il tema della droga nella provincia pugliese degli anni Ottanta. Un racconto in prima persona, prima scanzonato, poi intimo e tragico, che l’artista porta in scena sabato 15 marzo (ore 21) nell’auditorium TaTÀ di Taranto per la stagione «Periferie» del Crest sostenuta dalla Regione Puglia con il progetto musicale firmato da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, lui stesso in scena coadiuvato dal polistrumentista Daniele Rossi e dalla musicista e cantante Francesca Bono, frontwoman degli Ofeliadorme, interpreti di una playlist che spazia dai Doors a Nick Cave, passando per David Bowie, Iggy Pop, Jeff Buckley e i Pink Floyd.

Dunque, «Stasera sono in vena», secondo capitolo della trilogia della provincia, festeggia i suoi dieci anni con un riallestimento live che, a supporto della versione originale, prevede un concerto vero e proprio con brani iconici di un’epoca, ma capaci di segnare anche le generazioni successive. In questa riedizione prodotta da La Corte Ospite e il Teatro Metastasio di Prato, con il progetto luci e le scene di Matteo Gozzi, la musica viene utilizzata non come semplice colonna sonora, ma come strumento drammaturgico vero e proprio, intrecciandosi con le parole in modo indissolubile, in un’alternanza e sovrapposizione costante di significati.

Con la musica eseguita dal vivo si realizza, dunque, il desiderio del protagonista, che negli anni Ottanta s’immaginava di diventare un cantante rock, come quelli che proponevano una visione nuova del mondo e delle relazioni, con modelli alternativi al sistema capitalistico.

Il dolore dell’anima, il disagio provato nel dover fare la cosa giusta, la sopravvivenza a un mondo che non corrispondeva a quello immaginato, le aspettative, l’oppressione, lo smarrimento, portano il protagonista di «Stasera sono in vena» in un abisso senza tempo, offrendo spunti di confronto e condivisione non solo in chi ha attraversato gli anni Ottanta, ma anche nelle nuove generazioni.

La storia del protagonista è emblematica di coloro i quali hanno vissuto quel periodo: una storia di droga, spaccio e malavita che si spinge sino ai tentacoli della Sacra Corona Unita. La storia di un gruppo di ragazzi entrato nel mondo dell’eroina, ma che si rende conto della voragine nella quale sta sprofondando soltanto quando uno di loro muore di overdose. Una storia ripetutasi mille volte in quegli anni e che oggi, pur manifestandosi con declinazioni diverse, racconta lo stesso disagio e la stessa sensazione di solitudine.

«Stasera sono in vena» si presenta, pertanto, come il concerto di un’intera generazione rapita dal sogno, proprio come accadde al protagonista dello spettacolo. Un ragazzo che voleva diventare una rockstar e che nella musica aveva trovato l’antidoto alla propria solitudine.

Info e prenotazioni 333.2694897. Biglietti acquistabili anche online su Vivaticket attraverso il sito www.teatrocrest.it.