CORIGLIANO D’OTRANTO (LE) – Lunedì 21 giugno alle 20:30 (ingresso gratuito fino a esaurimento posti) il Castello Volante di Corigliano d’Otranto ospita la presentazione ufficiale di “Stazione degli occhi (O del corpo che si sottrae)”, secondo volume della collana Camminamenti, appena uscito per la casa editrice salentina Kurumuny. Un reading con testi e voci di Jonida Prifti e Donatella Della Ratta con la partecipazione di Marthia Carrozzo e le musiche di Stefano di Trapani.
Nel libro, infatti, le poesie in albanese di Jonida Prifti, poetessa, performer e interprete (rese nella traduzione a fronte di Dafina Prifti), come frammenti di un monito, l’oracolo, sempre interrogativo, di una Cassandra contemporanea che sceglie di interpellare se stessa sulle ragioni del corpo che si sottrae, sono accompagnate dai racconti brevissimi, per frame, di Donatella Della Ratta, docente di comunicazione, scrittrice e curatrice esperta di media arabi, che cercano una risposta plausibile all’inusuale “essere corpo alla fine di marzo ventiventi”. Il volume prova a rileggere il nostro tempo incerto con la lucida fermezza di chi non vuole arrendersi: il virus, il lockdown, il necessario distanziamento. Necessario? O rischioso? Cosa implica la sottrazione del corpo? Quale, davvero, la pandemia da cui trarsi in salvo, quando è il corpo che si sottrae?
Il Solstizio d’Estate saluta così l’uscita del secondo numero della piccola collana di scrittura in movimento diretta da Marthia Carrozzo per Kurumuny che si propone di farsi farmaco in versi e voce, di attraversare il nostro tempo infilando con cura le dita in ogni ferita per cantarla sino a esorcizzarla, svelarla al solo scopo di lenirla. Gli autori, siano essi poeti, drammaturghi, scrittori italiani e internazionali, che parteciperanno con lavori inediti o editi e riproposti in una nuova tessitura, saranno accompagnati da uno sguardo altro, in un confronto con sociologi, psicologi, musicologi, attori e musicisti, che offriranno il proprio e più specifico punto di vista, creando un unicum tangibile sia nell’oggetto (libro) che nella performance finale di presentazione.
Dalle 19 sarà possibile assaggiare la nuova cucina di “Nuvole – Cibi, storie, culture”, l’Officina del gusto e degli spiriti del Castello Volante con una identità rinnovata e un inedito menù tutto da gustare. La cultura gastronomica del Salento incontra quella dei popoli che l’hanno attraversato per dare vita a sapori originali da degustare tra le Nuvole. Aperto tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 19 all’1. Info e prenotazioni 3343429268 – nuvole@ilcastellovolante.it.
Il progetto Castello Volante – vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia – è gestito dal 2017 da Multiservice Eco, Big Sur e Coolclub in collaborazione con il Comune di Corigliano d’Otranto. Dal martedì alla domenica (ore 10/13 – 16/20 – informazioni e prenotazioni visite al 3519137972 – 0836471008) l’infoPoint offre un catalogo di esperienze culturali, visite guidate, bike tour dentro e intorno le mura del Castello e all’interno del suo bookshop una selezione di produzioni editoriali, artigianali e di design made in Puglia. Nel corso dell’estate, rispettando tutte le disposizioni e le misure di contenimento del contagio da Covid19, il Castello Volante proporrà la musica di Sei Festival, le proiezioni e i percorsi espositivi di Cinema del reale, gli incontri e i dibattiti di Io non l’ho interrotta, tutte produzioni originali delle realtà che animano il progetto culturale del Castello Volante. Non mancheranno, inoltre, altri appuntamenti con arte, danza, cibo, letteratura, arte, nuovi mestieri e artigianato. Il Castello Volante è, infatti, un grande cantiere delle arti in cui nascono opere ed eventi che scaturiscono dall’incontro in un processo di ibridazione e “scambi creativi”. Il Castello e il suo borgo diventano così luoghi da abitare, storie da scoprire e da svelare, corpi architettonici e simbolici con cui stabilire una relazione sentimentale e di scambio, a cui restituire un segno del proprio passaggio.