Decaro: “Un modo per insegnare alle nuove generazioni la storia della storia della città”
BARI – Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di alcune aule universitarie presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Bari a personalità pugliesi, con piccole eccezioni motivate dal grande contributo fornito allo sviluppo della nostra Università, come Luigi Ferrari Bravo e Gino Giugni, o dal significato civile del loro sacrificio, come Nicola Calipari e Giulio Regeni. Nel complesso, si tratta di donne e uomini che hanno dato lustro alla politica culturale, amministrativa e professionale della nostra terra. All’ingresso di ogni aula è stata apposta una foto della personalità scelta ed un breve curriculum della stessa.
“Sono contento di poter partecipare a questa iniziativa – ha dichiarato Antonio Decaro -. È un momento importante perché normalmente, da sindaco, mi capita di inaugurare dei luoghi della città, delle strade, delle piazze o dei giardini e di intitolarle a persone che, attraverso l’attività professionale e l’impegno civile, hanno dato lustro alla propria comunità. Lo facciamo da un lato per onorare la memoria di queste persone, dall’altro per lasciare una traccia del loro percorso che può trasformarsi in un insegnamento alle nuove generazioni. Scegliere di intitolare luoghi della formazione per eccellenza, come le aule universitarie, ci permette non solo di ricordare ma anche e soprattutto di insegnare alle persone che attraverseranno queste aule e questi corridoi, per lo più giovani, la storia della nostra comunità. Qui i ragazzi, frequentando questi spazi, ricorderanno le persone a cui sono dedicate e, contemporaneamente, avranno la possibilità di conoscere ciò che questi uomini hanno realizzato e magari crescere anche grazie al loro esempio. Tra tutti coloro cui oggi è stata dedicata un’aula, c’è una persona a me molto cara, Stefano Fumarulo. Un ragazzo che è cresciuto con me e che è andato via troppo presto. Con lui ho avuto un’esperienza umana e politica importante. Abbiamo percorso un tratto di strada insieme. Quando ero parlamentare e lui componente della commissione Antimafia, abbiamo persino condiviso la stessa casa a Roma. Don Franco Lanzolla lo ha giustamente definito un partigiano moderno perché ha sempre saputo da che parte che stare. Mi fa piacere che da oggi a Stefano, che ha scritto delle pagine importanti della storia di questa città e di questa regione sulla lotta non repressiva alla criminalità organizzata e sull’antimafia sociale, che ci ha insegnato con il suo esempio e il suo lavoro a tracciare una linea netta tra il rispetto delle regole e l’illegalità, sia intitolata un’aula dove intere generazioni si formeranno proprio sui principi del diritto, sul rispetto delle regole e sulla legalità”.