Anniversario sequestro Regeni, un momento di riflessione e ricordo con gli studenti nella sala della biblioteca intitolata al ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016
BARLETTA – “Non fate mai sconti al potere e tenente bene a mente che la democrazia e la libertà non sono scontate, non sono una volta per sempre e non sono ovunque. Voi siete nati in democrazia come del resto Giulio Regeni, spinto dalla sua grande passione per la ricerca ad andare a studiare realtà dove le cose, la vita, la libertà e i diritti delle persone hanno un valore differente e non sono garantiti. Chiunque di voi potrebbe essere Giulio oggi, per questo è importante che si arrivi alla verità su quanto accaduto e perché questo accada l’opinione pubblica, come stanno facendo i suoi genitori, non deve abbassare la guardia”.
Lo ha detto il sindaco di Barletta Cosimo Cannito ai ragazzi presenti questa mattina in biblioteca, nella sala lettura dedicata a Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato tre anni fa in Egitto, dove si trovava per una ricerca per conto dell’università di Cambridge, e ritrovato cadavere sul ciglio di una strada alla periferia del Cairo il 3 febbraio del 2016.
L’iniziativa, nell’ambito della campagna nazionale di Amnesty International per ricordare Giulio Regeni, alla quale l’amministrazione comunale ha aderito, è stata l’occasione la biblioteca “Loffredo”, di ricordare che sono consultabili e anche al prestito tre opere dedicate al giovane ricercatore.
Il sindaco ha ricordato e ringraziato Giuliana Damato la quale propose al consiglio comunale l’intitolazione della sala lettura a Giulio Regeni.