Taranto, il 4 gennaio va in scena lo spettacolo “Amour”

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Per la stagione «Periferie» del Crest, al TaTÀ, lo spettacolo «tout public» di teatro gestuale con maschere diretto da Jokin Oregi

TARANTO – È stato definito un «vero gioiello» lo spettacolo «Amour», una creazione «tout public» di teatro gestuale con maschere della compagnia basca Marie de Jongh, di scena all’auditorium TaTÀ di Taranto sabato 4 gennaio (ore 21) con la regia e la drammaturgia di Jokin Oregi, anche lui parte del cast di attori completato da Javier Renobales, Ana Martinez, Ana Meabe e Anduriña Zurutuza. La proposta internazionale rientra nella stagione «Periferie» sostenuta dalla Regione Puglia e organizzata dal Crest, che domenica 5 gennaio (ore 18) completa l’accoppiata teatrale per la Befana con «La storia di Hansel e Gretel» inserita nella rassegna «Favole & Tamburi».

Inno alla tolleranza, all’amore e all’amicizia, «Amour» invita a riflettere sul limite tra disaffezione e affetto incondizionato, a liberarsi dai pregiudizi con un racconto pieno di poesia e tenerezza che si fa «teatro da bambini per adulti» e al tempo stesso «teatro d’adulti per bambini», partendo proprio da una storia di marmocchi impegnati a scoprire il mondo attraverso la trasformazione del proprio universo. Una trasformazione che si compie per imitazione dei grandi, compiuta con audacia e disinvoltura.

I bambini di questa storia osano, infatti, amare senza sapere cosa significhi veramente. E non esitano ad arrabbiarsi senza avere ancora scoperto la parola odio. Hanno coscienza degli odori, della pelle, delle carezze e dell’abbandono, come del rifugio e del desiderio, ma non sono consapevoli del tempo, tanto da ritrovarsi all’improvviso con sessant’anni alle spalle. Ormai invecchiati, tirano fuori dalle tasche una moltitudine di parole che cadono come foglie appassite. E paradossalmente non esitano ad arrabbiarsi, anche se ormai conoscono il significato del verbo amare e sono consapevoli del passare del tempo. Ma quello che ancora non sanno è che l’amore offre sempre una possibilità.

La storia si fa, dunque, incontro tra generazioni con uno spettacolo visivo senza parole, impreziosito dalle scene e dai costumi di Elisa Sanz e dalle maschere di Javier Tirado. Uno spettacolo che arriva diritto al cuore attraverso l’arte inconfondibile di questa compagnia di respiro internazionale con rappresentazioni in Europa e negli Stati Uniti, capace di rimuovere con il solo gesto qualsiasi ostacolo linguistico. Ed è nella dimensione creativa di Jokin Oregi, autore e regista di tutte le produzioni, che va individuata la cifra stilistica della compagnia, impostasi dalla sua creazione nel 2008 ad oggi tra le principali compagnie di spettacolo per famiglie, anche con la conquista di numerosi premi di grande prestigio.

Al termine della rappresentazione seguirà un incontro con i protagonisti intervistati dalla giornalista Marina Luzzi.

Info e prenotazioni 333.2694897. Biglietti acquistabili anche online su Vivaticket attraverso il sito www.teatrocrest.it.