“Taranto non può continuare a pagare per i ritardi e le inerzie della politica”
BARI – “Mentre Governo nazionale e regionale discutono da mesi senza trovare soluzione alcuna, i cittadini piangono. Succede a Taranto dove, per l’ennesimo allarme Wind day (il decimo in poco più di due mesi), la città è costretta a barricarsi in casa“.
Così in una nota Ernesto Abaterusso, presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP Liberi e Uguali in Regione Puglia, che aggiunge: “Un dato non di poco conto che mette ancora una volta in evidenza le proporzioni enormi del disastro ambientale che si ripercuote ormai da tempo sui cittadini in termini di salute e di diritto al lavoro. Taranto non ne può più di assistere alle continue beghe politiche, che poco o nulla hanno a che fare con i reali problemi dei tarantini e con il futuro del polo siderurgico e della città. Se in questi anni l’incapacità politica è stata una clava per questo territorio già in forte sofferenza, oggi noi di Liberi e Uguali chiediamo che si volti pagina. Che non si perda altro tempo prezioso e che l’Ilva non diventi, in questa campagna elettorale, solo uno strumento di scontro politico. Chiediamo pertanto che il Governo nazionale e regionale smettano di rimpallarsi, superino i ritardi e le inerzie, abbiano il coraggio di fare scelte importanti per il bene di questa città e dell’acciaieria e svolgano il ruolo che è stato loro affidato ovvero tutelare Taranto, i suoi cittadini e garantire loro il sacrosanto diritto alla salute e al lavoro. Fino ad ora tutto ciò non è successo. Auspichiamo pertanto che si affronti quando prima, in maniera concreta e risolutiva, l’emergenza Ilva perché non si può pensare di giocare ancora con la salute e sulla pelle di cittadini e lavoratori“.