Questi lavoratori, attraverso un documento firmato, chiedono in particolare un’urgente integrazione del loro salario attuale, il riconoscimento dei benefici di legge derivanti dall’esposizione prolungata all’amianto e, infine, un nuovo incentivo all’esodo, da discutersi nel quadro dell’accordo di programma sull’ex Ilva.
Inoltre, i lavoratori denunciano una situazione ormai critica degli impianti e interventi riorganizzativi dell’affittuario ArcelorMittal, che potrebbero non consentire in futuro una ripresa della produzione a regimi sostenibili.
Di tutti questi argomenti, il primo cittadino ionico conta di poter parlare col Governo in occasione della convocazione del tavolo su Taranto, prevista per il 6 ottobre prossimo.
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