Taranto, “FIT – Family Innovation Training”: nuove piattaforme informatiche

91

TARANTO – Incontro nel Tribunale per i Minorenni, questa mattina, per parlare dell’innovativo progetto “FIT – Family Innovation Training”, che vede l’amministrazione Melucci in associazione temporaneo di scopo con Troisi Project e Il Focolare.

L’assessore Gabriella Ficocelli ha tenuto una lunga riunione con la presidente del tribunale Bombina Santella, il giudice Ciro Fiore e Maria Teresa Liuzzi, presidente dell’associazione Troisi Project, durante la quale sono stati esaminati i dettagli del progetto che vedrà attivi l’Ufficio Servizi Sociali e altri attori territoriali nella tutela delle famiglie problematiche e soprattutto dei minori.

«Parliamo di innovazione sociale – ha spiegato Ficocelli –, con la quale cercheremo di creare una rete interistituzionale che possa essere un orecchio attento rispetto alle esigenze familiari, ma che possa anche lavorare sinergicamente per dare risposte concrete. Tali azioni saranno affiancate dalla creazione e poi dall’utilizzo di piattaforme informatiche che renderanno più accessibili i servizi per le famiglie e più agile il sistema di collegamento dei dati tra gli uffici impegnati nei diversi casi. Il nostro auspicio è quello di arrivare alla realizzazione di un software che renda più efficace ed efficiente la comunicazione tra le istituzioni in un’ottica di spending review e di dematerializzazione».

Il progetto “FIT – Family Innovation Training” punta ad accompagnare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione, migliorando la trasparenza e la qualità dei servizi pubblici, supportando così la vita dei cittadini e le attività economiche delle aziende. «Vogliamo far convergere due bisogni ha concluso l’assessore –, da un lato quello della pubblica amministrazione di recuperare il ritardo nel campo della “digital innovation”, dall’altro quello delle famiglie di avere delle risposte più veloci ed esaustive, attraverso la progettazione di una piattaforma che risponda alla nuova esigenza della “social digital innovation”».