Per impedire l’accesso all’area da parte di mezzi e autoveicoli, spesso con l’obiettivo di scaricare rifiuti, erano già state posizionate alcune barriere in cemento armato, rimosse da qualcuno incurante del rispetto delle regole.
«Ci siamo recati sul posto, con i nostri operatori – ha spiegato Cataldino –, per rinforzare le barriere e rendere impossibile la loro rimozione. Questa zona ha un valore inestimabile e grazie anche all’eccezionale lavoro svolto dai volontari di diversi gruppi e associazioni, in particolare “SiAmo Taranto”, è stata cancellata l’impronta ambientale del passaggio di questi inqualificabili incivili».
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