Si parte il 23 gennaio, alle ore 19, con “Vassilissa e la Babaracca” di Kuziba teatro, con Bruno Soriato e Annabella Tedone, per la regia di Raffaella Giancipoli. Consigliato dai sei anni di età, lo spettacolo racconta la storia di Vassilissa una bambina abituata a dire sempre sì, solo sì pur di essere amata. Poco prima di morire, la mamma le dona una bambolina alla quale chiedere aiuto in caso di difficoltà. Grazie all’aiuto di questa bambolina e alla vicinanza con una strega da cui tutti fuggono, Vassilissa scopre che non è poi così terribile dire ciò che si pensa per davvero, correndo il rischio di non essere accettati; scopre che il sì ha senso perché c’è il no, che si può essere amati anche quando non si è d’accordo.
Il 20 marzo va in scena “Una famiglia”, per la regia di Claudia Lerro con Giusy Frallonardo, Claudia Lerro, Michela Masciavè e Vito Signorile, produzione Teatri Di.Versi. È la storia di quattro solitudini che si incontrano e, entrando in relazione, sciolgono pian piano i propri nodi esistenziali, diventando infine una vera e propria famiglia. Una famiglia in cui ci si “adotta” a vicenda, scegliendosi e accogliendo l’altro come un inatteso dono di Natale. Una riflessione sulla vita, anche, sulle scelte, su bivi, sull’intreccio tra destino e libero arbitrio, tra percorsi tracciati e dirottamenti.
Da non perdere il 27 marzo “Storia di un uomo e della sua ombra”, già PREMIO EOLO 2010 come Migliore spettacolo teatro ragazzi e Finalista premio Scenario Infanzia 2009, lo spettacolo che ha superato le 300 repliche in tutta Italia è diretto da Giuseppe Semeraro, con Dario Cadei, Leone Marco Bartolo e Giuseppe Semeraro e le musiche originali eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo. Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa. La parabola e la dinamica tra i due personaggi ci descrive in maniera semplice e diretta i conflitti tra gli esseri umani; tra il bianco e il nero, tra il buono e il cattivo, tra un uomo e la sua ombra. Con pochissimi artifici scenici e l’originale uso della musica dal vivo si racconta una storia vecchia come il mondo che si dipana tra conflitti, equivoci e gag divertenti e poetiche allo stesso tempo. Il linguaggio usato è quello del teatro fisico, delle clownerie e dei film muti. Uno spettacolo che fa ridere, riflettere e commuovere.
La compagnia teatrale Teatrificio22, con sede a Corato e operante con successo sul territorio da circa 10 anni tra il Lazio e la Puglia, è nata con la volontà di produrre teatro e cultura, e con questo progetto ha vinto il bando “Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo per l’anno 2020” della Regione Puglia. “Un teatro da favola” si basa sull’idea di costruire e preservare il patrimonio immateriale più importante della nostra comunità di appartenenza: la narrazione di se stessa attraverso le storie, le fiabe, le leggende del popolo.
Info 327.477.53.54 www.teatrificio22.it
Costo del biglietto: 10 € intero, 8 € ridotto
Formula abbonamento 25 €
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